Covid, Rispetto Messina: “fra sottovalutazioni ed omissioni”

 

Quasi mille nuovi positivi in un solo giorno riscontrati a Messina ed in tutta la provincia. È un dato preoccupante, ma che viene accolto quasi con indifferenza, e senza che ci sia alcuna reazione da parte delle varie realtà istituzionali.

Così come viene accettato acriticamente il fatto che a Messina città, anche se in maniera altalenante ci siano, attualmente, migliaia e migliaia di persone positive al Covid; anche se ciò comporta serie difficoltà per le varie strutture sanitarie, costrette a ridurre altri servizi, per fare fronte a questa nuova, ma, prevedibile ed annunciata, ondata. Ed in un momento così delicato sarebbe quanto mai opportuno intensificare tutti gli interventi da porre in essere per contenere la diffusione di tali contagi, così come sta avvenendo ovunque.

Ma a Messina è andata “in onda” ed “in rete” un’altra realtà, fatta di teatrali “attendamenti” mediatici, e roboanti proclami che, in ultima analisi, miravano ad ingraziarsi fasce di elettori ascrivibili ai cosiddetti “no green Pass” o “no vax”. Mentre, in maniera incomprensibile ed ostinata, dopo la macroscopica sottovalutazione dei mesi scorsi, si continua a non volere emettere disposizioni restrittive e di contenimento del virus, consentendo e tollerando comportamenti irresponsabili da “liberi tutti” in tanti spazi e contesti pubblici, sia di giorno che di sera e di notte, limitandosi ad adottare provvedimenti forzati e contraddittori, solo per gli istituti scolastici, dove, invece, è possibile attuare controlli più accurati rispetto ad altri “ambienti”.

E ciò nonostante la crescita esponenziale del numero dei contagi e dei ricoveri ospedalieri, e le condizioni di estrema difficoltà in cui, talvolta, si può trovare chi è costretto a ricoverarsi in punti-covid improvvisati e non adeguati.

Ma va evidenziato un dato incontrovertibile. Con tale comportamento, reiterato ormai da mesi, si sfugge alle responsabilità specifiche inerenti il ruolo di Sindaco del Comune di Messina e di responsabile locale per la tutela della salute pubblica, e di Sindaco della Città Metropolitana, in cui non è stata mai attivata la Conferenza dei Sindaci che opera, come avviene in altre realtà territoriali, in sintonia e raccordo con l’Azienda Sanitaria Provinciale. E con tali mancati interventi, così come è facile riscontrare, si rischia, anche se inconsapevolmente, di supportare una deleteria e distorta visione che tende a minimizzare, se non a negare, quanto continua ad accadere.

 

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