Duplice omicidio Camaro San Luigi: ritrovato sui colli lo scooter del fuggitivo

Proseguono incessanti le indagini sul duplice omicidio che ha segnato l’inizio dell’anno a Messina. Un agguato avvenuto lo scorso 2 gennaio, costato la vita al 31enne Giovanni Portogallo e pochi giorni dopoil ricovero al 35enne Giuseppe Cannavò.

Mentre si delineano i contorni del movente, che si ritiene sia da contestualizzare nell’ambito del traffico di sostanze stupecanti, gli inquirenti hanno un nome: il 37enne Claudio Costantino (nella foto), ancora latitante, fuggito dopo aver sparato parecchi colpi di pistola dalla sua casa di via Eduardo Morabito.

La novità delle ultime ore è il ritrovamento, poco distante dal Centro Neurolesi, sui Colli Sarrizzo, dello scooter utilizzato dall’uomo per scappare dopo l’agguato e far perdere le proprie tracce.

Intanto il Gip Fabio Pagana, su richiesta del procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e del sostituto Stefania La Rosa, ha emesso un ordine di custodia cautelare nei confronti del presunto killer, ed ha iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento il giovane che dopo aver scortato sul luogo della sparatoria Portogallo e Cannavò, come mostra un video pubblicato da Gazzetta del Sud,  accompagnò quest’ultimo al pronto soccorso del Piemonte fuggendo poi col proprio ciclomotore.

A difendere il latitante l’avvocato Carlo Taormina, con l’avvocato Filippo Pagana,  che ha presenziato all’inizio delle operazioni di perizia sui telefonini delle due vittime.

Venerdì, invece, il caso sarà al vaglio del Ris dei carabinieri, che esamineranno le tracce ematiche repertate fuori e dentro l’abitazione di Costantino, il quale ha nominato due consulenti di parte: il medico legale Pietro Piccirillo di Catania e l’ing. Antonio Carlo Cucinotta.

I familiari delle due vittime sono invece assistiti dagli avvocati Cinzia Panebianco e Angela Martelli.

Dalle ultime ricostruzioni della vicenda, sembrerebbe che le due vittime nel pomeriggio del 31 dicembre scorso avevano provato a rintracciare Costantino nella propria abitazione, e l’uomo , che era assente, al suo ritorno avrebbe esternato parecchia insoferrenza per la “visita”.

 

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