Dalla Cina a Messina, passando per gli Stati Uniti, il talento di Ying Li

di Michele Bruno – Dalla Cina, passando per gli Stati Uniti, con grande talento. Domenica scorsa si è esibita al Palacultura di Messina Ying Li, vincitrice del Premio Internazionale Antonio Mormone e nel 2021 anche dello Young Concert Artists Auditions 2021 a New York, in occasione di uno degli appuntamenti del cartellone di concerti 2021/2022 dell’Associazione Musicale Vincenzo Bellini.

Ying Li è una giovane pianista cinese di anni che ha iniziato ad avvicinarsi al suo strumento preferito a soli 5 anni, e già a 14 anni, in virtù del suo precoce talento, si trasferiva a Philadelphia, negli Stati Uniti, per studiare con Jonathan Biss e Seymour Lipkin al Curtis Institute of Music, diplomandosi nel 2019.

Nel Giugno 2021 la giovane e talentuosa pianista si è perfezionata acquisendo il Master of Music alla Julliard di New York, dove ha studiato con Robert McDonald.

Ying Li si è esibita con grande maestria in 4 brani, di cui due di Mozart, a partire dalla sonata n.13 in Si bemolle maggiore k 333, brano composto dal maestro austriaco a 22 anni, l’ultima composta a Parigi nel 1778.

Una sonata molto elegante ed equilibrata, allo stesso tempo portatrice di un senso di spirituale profondità. Qui l’Allegro inziale, caratterizzato da un tenerissimo incipit, lascia spazio ad un Adagio molto più elaborato, a tratti drammatico, che poi si scioglie nuovamente nell’Allegretto grazioso finale, un rondò dai tratti tipicamente mozartiani.

Si passa alla Sonata Sz 80 di Béla Bartòk, con un andamento completamente opposto alla melodia del precedente brano mozartiano, che nella perfetta esecuzione di Ying Li, nonostante la sua notevole difficoltà, fa prevalere un ritmo forsennato, violento e scarsamente melodico, caratterizzato da tonalità cupe e ansiose e da una continua percussione. Qui Bartok riprende e rielabora temi popolari.

Si torna a Mozart con la Sonata n.3 k281, composta a 18 anni assieme ad altre 5 sonate a Salisburgo, per eseguirla poi a Monaco. La sonata riflette lo stile galante che andava all’epoca, tuttavia sotto questa apparente allegria e brillantezza si intravedono tratti di malinconia, che si fanno notare soprattutto nel secondo movimento Andante amoroso, ispirati sicuramente da Joseph Haydn.

L’ultimo brano è una delle tante parafrasi e rifacimenti con cui Franz Liszt è riuscito a diffondere la musica di compositori che lo hanno preceduto o anche di contemporanei, in un periodo storico in cui la musica poteva ascoltarsi solo dal vivo. La Parafrasi del Rigoletto, oltre a far piacere agli amanti della Lirica, ha permesso alla giovane pianista di fare sfoggio delle sue notevoli capacità, con passaggi di elevata difficoltà tecnica.

L’esibizione si è conclusa con alcuni brani a scelta dell’artista, che ha così ringraziato il calore del pubblico messinese, che la ha molto apprezzata ed applaudita (calore non nuovo da parte del pubblico della Bellini, sempre attento a cogliere e ringraziare i giovani talenti).

La talentuosa Li d’altronde ha già calcato importanti palchi come, in Italia, il Teatro alla Scala, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, e negli Usa il Verizon Hall di Philadelphia, il Kaufman Music Center di New York, la Harris Concert Hall a Memphis, ed altri ancora, arrivando anche in Giappone alla ACT Concert Hall.

Ha suonato inoltre come solista con la Philadelphia Orchestra, la New Jersey Symphony, L’Orchestra Accademia del Teatro alla Scala, la St. Peterburg Chamber Philharmonic, ed altre.

Ha partecipato da camerista a festival internazionali quali il Ravinia Festival, la Jolla Music Society, il Great Lakes a Detroit, il Norfolk Festival, il Festival di Verbier ed il Brevard Music.

Infine, tra gli altri premi che ha vinto va segnalato il Cleveland International Piano Competition, oltre ad essere stata finalista del Councours Musical International de Montréal.

Ying Li sta per accingersi a pubblicare il suo primo album che uscirà nei prossimi mesi per Universal, dedicato a Mozart e Bartòk.

Foto di Francesco Algeri. 

 

 

 

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