9 maggio: ANPI Messina ricorda Peppino Impastato

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Giuseppe Impastato di fronte a Radio Aut, l’emittente radiofonica con cui denunciava gli affari illeciti dei boss mafiosi locali.

di Veronica Pagano – “Sono passati 44 anni, ma la memoria di Peppino Impastato è viva”.

Si apre così il comunicato del circolo messinese dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia che, in occasione dell’anniversario della tragica morte del fondatore di Radio Aut, organizza un momento di commemorazione a ricordo di quel lontano 9 maggio del 1978 e della coraggiosa lotta attiva portata avanti dal militante di Cinisi fino al giorno del suo barbaro assassinio.

“Rimuovere gli ostacoli alla libera espressione dei diritti e della dignità della persona: così è scritto nella Costituzione e così si mosse Peppino Impastato – ricorda l’ANPI – L’ostacolo era (ed è) la mafia, che calpesta diritti e dignità“.

L’invito è quindi a raccogliersi tutti sotto la lapide della via Giuseppe Impastato, con un fiore di campo da apporre alla stessa. L’appuntamento è per le 17 di lunedì 9 al quartiere Case gialle di Bordonaro, sotto la targa che segna l’inizio della strada e da cui ci si muoverà verso la seconda targa che segna la fine della via, intitolata nel 2007.

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Via Giuseppe Impastato a Messina: targa commemorativa con bassorilievo raffigurante Peppino, opera dell’artista Tanino Mammano.

Visto il periodo elettorale, l’Anpi, nell’estendere l’invito all’intera cittadinanza, precisa di “evitare la presenza di simboli e bandiere di partito o che facciano riferimento alle liste elettorali in competizione per il 12 giugno”.

Mobilitazione a difesa di Casa Felicia

Lunedì 9 maggio segna anche un altro impegno. Curioso segno del destino, per martedì 10 è stata fissata l’udienza per il passaggio di proprietà della Casa della Memoria di Cinisi o Casa Felicia (dal nome della combattiva madre di Peppino), su ricorso presentato dal figlio di Tano Badalamenti, mandante dell’assassinio di Peppino.

Tante le iniziative già partite in tutta Italia, alla quale anche Messina non potrà esimersi: “la mobilitazione contro il passaggio della Casa della Memoria a Leonardo Badalamenti è già scattata – dichiara l’ANPI – il 9 maggio dovrà essere ribadita, anche a Messina“.

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