Fondi PNRR, polemica sulle parole dell’Ex Ministro Boccia: il punto

di Michele Bruno – Durante lo scorso incontro al Cinema Lux a Messina, per il lancio della campagna elettorale del centrosinistra, con l’On. Debora Serracchiani, il segretario regionale del PD Anthony Barbagallo e Franco De Domenico, l’ex Ministro per le Autonomie e glia Affari Regionali Francesco Boccia aveva accusato l’ex Sindaco di Messina, Cateno De Luca, di non aver saputo sfruttare i bandi per i fondi PNRR.

Alla successiva replica di De Luca (qui)ha risposto la lista Coalizione Civica:

«Intervenendo a sostegno di Franco De Domenico e del centrosinistra, l’on. Boccia, già ministro per gli Affari regionali nel Governo Conte-2, ha spiegato che Messina è l’unica città metropolitana a non aver fatto nulla per utilizzare le risorse del PNRR, perché De Luca ha perso tempo con le dirette Facebook anziché fare il sindaco quando lo era.

 

De Luca ha replicato  di aver “speso un sacco di soldi” e di aver “avviato un sacco di progetti”, mettendosi sul petto medaglie non sue. I soldi che ha speso li aveva ricevuti in eredità dall’Amministrazione precedente, cioè quella di Renato Accorinti, così come i progetti sui quali ha rendicontato. I 39 milioni per aiuti a imprese e famiglie per il covid erano fondi europei inutilizzati. L’Ue, infatti, di fronte alla gravità della pandemia, concedeva “la possibilità di mobilitare tutto il sostegno INUTILIZZATO dei fondi”. Quindi, l’ennesima bugia. Ed è di pessimo gusto che risorse rimaste in cassa per incapacità di spesa diventino strumento di campagna elettorale: soldi non suoi, riusati per indicazione dell’Ue».

«Ma fatto ancora più importante – incalzano attivisti e candidati di Coalizione Civica – circa l’accusa di avere lasciato Messina indietro a tutti sul PNRR, non risponde, ancora una volta scappa. De Luca peggio di Schettino. De Luca ha abbandonato la nave quando la nave aveva più bisogno di essere governata, temendo, a ragione, schianti sul riequilibrio su cui aveva raccontato una montagna di bugie.

Il PNRR imponeva scadenze ai Comuni per presentare progetti, ad esempio per: “Rigenerazione urbana” (30 aprile), “Infrastrutture sociali per aree interne” (16 maggio), “Forestazione urbana per Città Metropolitane” (30 Maggio), “Asili nido regioni del sud” (31 maggio), “Innovazione digitale – migrazione cloud” (22 luglio), “Servizi digitali” (2 settembre). Nel momento in cui arrivano fondi preziosi cosa farebbe un sindaco che ha a cuore l’interesse della sua città? Creerebbe una task-force operativa dedicata solo al PNRR, si concentrerebbe nell’ultimo anno e mezzo di mandato per garantire alla città risorse, occupazione, sviluppo, penserebbe solo a questo per il bene di Messina, dei messinesi e dell’intera comunità metropolitana».

«Cosa ha fatto invece De Luca? – hanno concluso – Ha calpestato gli interessi della città, abbandonandola a metà febbraio sull’orlo del dissesto per i suoi interessi politici, sapendo che i mesi persi sono un danno per Messina, perché i fondi non spesi verranno destinati alle città più virtuose. Ciliegina sulla torta di questo disastro amministrativo: ha proposto come sindaco un candidato inesistente: Federico Basile, che, su tutti i temi della città, tace. Evidentemente non sa che dire».

Alle dichiarazioni di Boccia ha risposto oggi anche l’ex Vicesindaco Carlotta Previti.

«Mi chiedo con con quale coraggio l’esponente nazionale del pd Boccia ha puntato il dito ieri contro l’ex sindaco De Luca quando da ex Ministro, è uno dei principali mandanti di una scelta cha ha causato una illegittima ed anticostituzionale disparità di trattamento per i nostri concittadini per la conseguente indebita sottrazione di fondamentali risorse per le regioni del Sud? E soprattutto mi chiedo dove era il Ministro per gli affari regionali quando il governo Conte ha ripartito le risorse del PNRR assegnando alle regioni del Sud solo una quota del 34% sull’intera dotazione finanziaria nazionale?».

«Boccia – aggiunge Previti – in una trasmissione televisiva locale ha avuto anche il coraggio di vantarsi della importante dotazione finanziaria del PNRR che l’Europa ha assegnato all’Italia: ma perché non ha specificato che il merito non era del Governo ma delle drammatiche percentuali di disoccupazione e PIL delle regioni meridionali? Dovrebbe sapere bene che al Sud, in forza dei catastrofici parametri, si sarebbe dovuto inoltre assegnare il 75% in luogo del 34%.

Boccia, a maggior ragione quale titolare del Ministero Affari Regionali, è certamente corresponsabile di aver consapevolmente ridotto la quota di finanziamenti a valere sugli investimenti pubblici necessari per contribuire alla riduzione del divario fra territori nord-sud alla base del principi di coesione territoriale”. “Con quale coraggio – aggiunge Previti – Boccia afferma poi che il sindaco avrebbe emarginato la città di Messina? E’ lui che ha la responsabilità di aver emarginato il Sud Italia con questa iniqua ripartizione finanziaria del PNRR. All’Italia sono state destinate tantissime risorse finanziarie purtroppo per le condizioni del Sud e grazie a Boccia e al suo governo sono state destinate per il 75% al centro- Nord. Il Pd non si può certo quindi definire un partito vicino ai territori del Sud Italia.

Certamente gli esponenti locali del suo partito non le hanno opportunamente riferito che colui che lei definisce traditore, Cateno De Luca, è stato l’unico in Italia che ha diffidato il governo Conte, di cui lei era ministro, per correggere l’ingiustizia ed incrementare la percentuale dei fondi per il SUD fino al 75%. Grazie a questa ennesima battaglia condotta nell’interesse del territorio tutti i territori del SUD la percentuale è stata comunque incrementata fino al 40% .

Rispetto alle ulteriori affermazioni prive di alcun fondamento sulle risorse PNRR perse da questa amministrazione meglio delle mie parole ci sono i progetti con un totale fondi PNRR ottenuti da De luca per la città di Messina di ben 233 milioni e 639.104,26 mila euro.

Questo è quanto ha ottenuto il sindaco De Luca solo sul PNRR mentre lei, caro ex Ministro, dall’alto del suo Palazzo viene catapultato a Messina e sentenzia senza nulla sapere di quanto questa amministrazione abbia fatto in soli 3 anni e mezzo. L’unica vera riflessione che dovrebbe fare lei è se davvero sia valsa la pena essere venuto a Messina per promuovere la campagna elettorale di un candidato che non riesce ad informarla adeguatamente sui dati finanziari sul PNRR anche perché probabilmente neanche li comprende».

Mentre l’ex Presidente di Amam e recentemente Dirigente della Città Metropolitana di Messina, Salvo Puccio, interviene su Facebook a difesa della precedente Amministrazione.

«Boccia…to!
On. Boccia, onestamente, con sincerità, comprendendo le ragioni di partito e la campagna elettorale, ma davvero è informato su Messina e sui finanziamenti ottenuti negli ultimi anni a valere del PNRR?

Davvero non sa che negli ultimi 2 anni Messina ha ottenuto:
145 milioni sulla qualità dell’abitare (PNRR)
104 milioni per i piani integrati (PNRR)
20 milioni per l’edilizia scolastica (PNRR)
e si è in attesa, avendo partecipato agli avvisi, per le graduatorie per:
42 milioni per impianti gestione rifiuti (PNRR)
29 milioni per reti idriche (PNRR)
3.2 milioni per mense e palestre (PNRR)
cioè, ogni bando al quale si poteva partecipare, al momento, ha visto Messina ai primi posti per punteggio e finanziamenti acquisiti.
Per non parlare della capacità di spesa e dei fondi react, FSC, PO FESR, POC, e di tutti quelli già formalizzati che sommano, in totale, a circa 1 mld di euro.
Davvero si può capire tutto, ma parlare di Messina che perderebbe finanziamenti non si può sentire perché ..ci sono gli atti.
Dai… parlate del modo di fare politica di De Luca ma sui fatti no, non c’è spesa.
anzi si…ce n’è tanta!». 

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