Messina: il voto democratico “in attesa di giudizio”

Nel silenzio di molti il gruppo civico Rispetto per Messina invia una nota per sottolineare l’anomalia delle elezioni messinesi, il cui esito definito non è ancora concluso.             “Sono trascorsi sedici giorni dalla data delle elezioni Comunali, ed ancora non si conoscono i risultati ufficiali – si legge – Ma la cosa incredibile è che questa assurda e paradossale situazione (che non si verifica neanche in certi Paesi definiti “sottosviluppati” che dopo lunghi periodi di dittature dispotiche conquistano la democrazia e le libere elezioni) tranne alcuni interventi di operatori dell’informazione, venga considerata come fatto normale e scontato.
E non riusciamo a comprendere come non se ne sia fatto cenno neanche nel”salottiero” incontro tenutosi giorni fa fra il nuovo Sindaco e gli altri aspiranti alla carica di “primo cittadino”.
Perché quello che è accaduto e sta avvenendo non è assolutamente normale, in quanto è la dimostrazione di una assoluta disfunzione della macchina organizzativa amministrativa comunale, nelle sue varie articolazioni. E ci sono responsabilità precise ed individuabili anche rispetto alle modalità di scelta dei presidenti di seggio e degli scrutatori, e alla decisione immotivata di cambiare la sezione elettorale per migliaia e migliaia di cittadini elettori, senza assicurarsi che venissero debitamente informati prima delle votazioni, rendendo così impossibile in molti casi il loro libero esercizio e diritto al voto stesso.
Ma quello che è più preoccupante, e su cui non si può stendere un velo di silenzio, è che il protrarsi dei giorni necessari per la verifica dei voti espressi dai cittadini significa che non si stanno verificando solo i verbali dei seggi e le altre documentazioni annesse, per riscontrare eventuali inesattezze o discrasie, ma si starebbero rivedendo e riconteggiando tutte le schede elettorali.
In tale caso non ci si troverebbe solo di fronte ad errori tecnici dovuti a impreparazione, inesperienza o stanchezza degli appartenenti ai vari seggi, ma, come nel caso di schede assegnate con più voti di lista o “altro”, a possibili tentativi di alterazione del voto stesso nei suoi aspetti.
E se così fosse, il perdurare delle operazioni di verifica si è reso necessario per cercare di fare fronte a tali “anomalie” impreviste ed imprevedibili, e cercare di evitare ulteriori implicazioni.
Sta di fatto che non si conoscono ancora i risultati veri e la composizione del Consiglio Comunale e dei Consigli circoscrizionali, con la relativa mancata decisione sull’assegnazione o meno del cosiddetto premio di maggioranza che è legato, secondo la legge più recente del 2016 all’ottenimento del quaranta per cento dei voti ottenuti dalla coalizione vincente.
Ma va evidenziato anche come, in assenza dell’insediamento del Consiglio Comunale, vengano comunque annunciati provvedimenti quali la costituzione di una nuova Fondazione, cioè di una nuova istituzione partecipata, per altro già bocciata dal Consiglio Comunale precedente, e la istituzione di una settima Circoscrizione ( forse per dare un contentino ai promotori della secessione respinta dai cittadini messinesi), che sono decisioni del Consiglio Comunale stesso.
Istituzione che forse alcuni considerano solo un orpello fastidioso a meno che non si trasformi in un “organismo notarile” che risponda acriticamente a certi diktat.
Sta di fatto che tutto ciò contribuirà ad allontanare ancora di più i cittadini dall’esercizio democratico del voto, restringendo il campo di una democrazia che è fondata sulla partecipazione popolare”.

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