Domenico Siracusano (Articolo Uno), sulla condizione e sui rischi per IRCCS Bonino-Pulejo “inaccettabile ritardo della Regione”

Il Segretario Provinciale di Articolo Uno, Domenico Siracusano, è intervenuto sulla condizione e sui rischi per IRCCS Bonino-Pulejo di Messina a causa di un blocco delle nomine apicali da parte della Regione.
“L’IRCCS Neurolesi “Bonino-Pulejo” di Messina – scrive in una nota –  nonostante alcuni elementi di criticità e di poca trasparenza in alcuni aspetti della gestione, rappresenta un punto di riferimento e un’eccellenza nel campo della ricerca e della cura.
Da troppi mesi ormai due ruoli apicali sono impresidiati, nonostante il Ministero della Salute abbia formalizzato le proprie indicazioni. La Direzione Scientifica dell’ente e la Presidenza del CIV (Consiglio di Indirizzo e Verifica) rappresentano due elementi imprescindibili per il miglior funzionamento dell’IRCCS.
La funzione strategica della ricerca scientifica è l’elemento qualificante dell’istituto che, insieme alla cura, ne caratterizza lo status. Da oltre un anno, tra proroghe e facenti funzione, non esiste un Direttore Scientifico nel pieno possesso delle sue prerogative con tutto ciò che ne può conseguire nello sviluppo organico e nella continuità dei progetti di ricerca. Allo stesso modo un CIV acefalo prova l’ente di un organismo di indirizzo e di controllo che orienti scelte e ne verifichi costantemente risultati ed obiettivi. 
È inaccettabile e inqualificabile il comportamento dell’Assessore Regionale alla Sanità, Ruggero Razza, che sta bloccando da mesi le nomine proposte dal ministero. L’assessorato sta trasformando la prerogativa che gli assegna la legge, cioè il “concerto” sulla proposta del Ministro, in un vero e proprio veto. Una scelta che, al di là dell’elevata caratura dei soggetti individuati, rischia di mettere a repentaglio la tenuta complessiva dell’IRCCCS di Messina.
Non vogliamo entrare nel merito delle motivazioni che stanno alla base della non scelta dell’Assessore Razza, anche se hanno un sapore evidentemente elettoralistico, ma rimangono ingiustificabili e incomprensibili a meno che non si stia lavorando allo smantellamento di una struttura che invece andrebbe rafforzata e rilanciata. Rispetto a questa eventualità è fondamentale che politica ed istituzioni messinesi facciano sentire la propria voce perché si sblocchi immediatamente la situazione”.

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