Sicurezza sul lavoro: sit-in Cisl alla Prefettura

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Si chiama #presidiamolasicurezza la campagna regionale sulla sicurezza sul lavoro che ha preso oggi il via lunedì 1. agosto con un sit-in, dalle 10 alle 12, a Messina, alla passeggiata a mare, di fronte alla Prefettura.

Il sindacato chiede tavoli tecnici presso gli assessorati regionali, “anche nei mesi di campagna elettorale e di condizionare, inoltre, ogni incentivazione economica alle imprese, all’esame delle misure di sicurezza adottate”.
Scrive la Cisl che i temi della salute e della sicurezza “non vanno in stand-by anche se la situazione politica è quella che è”. Né i pochissimi ispettori regionali del lavoro in servizio nella regione, appena 63, possono fare miracoli. Tanto che “le denunce di infortunio dal maggio 2021 al maggio scorso sono passate da 9449 a 15604, con l’incremento di ben 6155 casi”.
La Cisl esprime preoccupazione per il fatto che in Sicilia la legislatura si avvia al tramonto senza il varo all’Ars del decreto istitutivo dell’Inl, l’Ispettorato nazionale del Lavoro.
“Così – sottolinea – il piano di assunzioni di ispettori avviato al livello nazionale non potrà riguardare la Sicilia”.
Il sindacato chiede di dar corso “a tavoli tecnici, in particolare nei dipartimenti competenti degli assessorati alla Salute e al Lavoro, perché non si interrompa, anche in queste settimane, l’interlocuzione su temi così importanti e delicati, con le forze sociali e le istituzioni competenti, Inail, Inps, Asp, enti bilaterali”.
Per la Cisl è necessaria la “sinergia degli interventi” tra l’organizzazione centrale, del ministero del Lavoro; quella periferica regionale. E le parti sociali. Obiettivo è quello di “sviluppare la prevenzione, far emergere il lavoro nero e irregolare, tutelare i lavoratori, aiutare le imprese che stanno correttamente sul mercato. Promuovere la sussidiarietà tra le parti attraverso il modello degli enti bilaterali”. In questa chiave, rimarca la Cisl, “un ruolo utile dovrebbe poterlo giocare anche il Comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza”.
La Cisl infine propone di “condizionare ogni incentivazione economica alle imprese, all’esame delle misure di sicurezza adottate”. E di istituire presso le prefetture dell’Isola “coordinamenti territoriali permanenti che facciano leva sull’asse istituzioni-parti sociali e operino in prossimità delle realtà lavorative, per organizzare valutazioni e interventi in tema di sicurezza in cantieri e aziende” così come è stato fatto a Messina dove, ultimamente, è stato costituito un coordinamento provinciale in Prefettura sulla sicurezza sul lavoro e per il contrasto al lavoro nero e irregolare.

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