Onde Sonore di nuovo live sulle navi sullo Stretto.Domani conferenza di presentazione degli artisti

Torna live e riprende il mare Onde Sonore, la rassegna artistica di C&T per le feste natalizie ormai giunta alla sua edizione numero 8. La rassegna ogni anno si rinnova senza mai abbandonare dei punti cardine di “tradizione”: in primis l’aspetto benefico dell’evento. In secondo luogo, la location, più unica che rara: le navi in servizio sullo Stretto. Terzo, la scelta degli artisti, ogni anno sempre più variegata.

“Onde Sonore” ha come claim di questa edizione la formula “Back for good”, che significa anche “Tornati per far cose buone”: nel segno della continuità e della speranza “Onde Sonore” riparte senza essersi in realtà mai fermata; torna senza essersene in realtà mai andata.

Tutto il programma di eventi verrà svelato domani, martedì6 dicembre alle 11, presso l’Auditorium della sede di Via Ing. Giuseppe Franza, 82, alla Zir, durante la conferenza stampa, dove saranno presenti gran parte degli artisti e tanti ospiti.

Anche in occasione di questa edizione, la prima dell’era post Covid, il direttore artistico, il bluesman Max Garrubba, ha messo insieme un cast di artisti di valore, artisti che – lasciataci alle spalle l’emergenza pandemica e le sue restrizioni anche in materia di pubblici spettacoli – torneranno a esibirsi su un palco, con di fronte il pubblico, nella location tradizionale, cioè le navi di Caronte & Tourist (la “Elio” e la “Telepass”) in navigazione nello Stretto. Negli anni precedenti la rassegna si era svolta a distanza nella formula “Smart waves; adesso la voglia di tornare in presenza nello scenario unico dello Stretto è più forte che mai.

Quest’anno il provento della vendita dei biglietti (somma che come sempre verrà raddoppiata da Caronte & Tourist), andràall’associazione messinese “Terra di Gesù onlus”, associazione attiva nel territorio e che estende i suoi obiettivi sin in Africa.

Sponsor etico di “Onde Sonore” sarà come sempre “Posto Occupato”, un posto lasciato vuoto per una donna che avrebbe voluto, potuto e dovuto esserci, per ricordare che la violenza sulle donne è un problema culturale e una responsabilità sociale, che riguarda tutti.

Martina Galletta

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