Policlinico, “grave criticità in anatomia patologica”: sospesa l’attività ambulatoriale

Analizzare i tessuti è diventato impossibile a Messina e provincia. E’ l’amara constatazione per chi si rivolge “da esterno” al servizio di anatomia patologica del Policlinico di Messina, dove dal 3 marzo è stata sospesa l’attività ambulatoriale.

Secondo quanto comunicato dal Direttore Sanitario Aziendale Giuseppe Murolo, “a causa di una avaria dei processatori tessutali, in dotazione presso l’UOC Anatomia Patologica, non essendo possibile al momento processare biopsie e pezzi chirurgici, è sospesa l’attività per i pazienti abulatoriali esterni”.

“Essendo stimati almeno 10 gg per la consegna di un dispositivo sostitutivo, nelle more dell’acquisizione di una nuova apparecchiatura, la presa in carico di ulteriori prestazioni di utenti esterni, nell’impossibilità di processare i pezzi, causerebbe una ulteriore, cumulativa e non sostenibile dilatazione dei tempi di attesa” – si legge nel documento – “Per quanto sopra nelle more del ripristino della situazione di normalità si rende necessario riorientare e dirottare le richieste di prestazioni ambulatoriali esterne alle altre aziende pubbliche e private accreditate (tarmite ASP) della provincia di Messina”.

Del “dispositivo sostitutivo” ancora nulla. Mentre si registrano gravi disagi per l’utenza, dal momento che al Policlinico arrivano richieste anche dalla provincia e dagli altri ospedali cittadini: basti pensare che ci sono pazienti esterni che attendono una risposta dal 17 febbraio, e chi ancora pochi giorni fa si è visto alzare le braccia dal personale che spiegava di non poter accettare le richieste.

L’UOC di Anatomia Patologica fornisce quotidianamente prestazioni diagnostiche in riferimento ad esami istocitopatologici, immunoistochimici, ultrastrutturali e biomolecolari; su richiesta del personale medico curante, vengono effettuati inoltre riscontri diagnostici su cadaveri al fine dell’accertamento delle cause di morte.

 

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