Scioperano gli infermieri del Policlinico, ai messinesi dicono “Lottiamo insieme per il diritto alla salute”

Domani gli infermieri del Policlinico di Messina scioperano, dopo una lunga battaglia contro la carenza di personale e la gestione ritenuta gravemente lacunosa che non ha prodotto i risultati sperati. La protesta coinvolge anche il personale socio-sanitario e registra ampie adesioni costringendo a fermare alcuni servizi.

La decisione è stata annunciata dal sindacato Nursind alla luce di un infruttuoso braccio di ferro sulle carenze di personale: Ivan Alonge, rappresentante sindacale, parla di una “gravissima inadeguatezza degli organici, sia infermieristico che di supporto. A far aumentare i problemi ci sono anche gli incarichi dati a circa 50 coordinatori infermieristici ed altro personale con  incarichi diversi risultanti però in dotazione organica quale personale addetto all’assistenza”.

A nulla sono serviti gli incontri in prefettura: secondo la direzione aziendale il problema nasce dall’assessorato alla Salute perchè il tetto di spesa assegnato al Policlinico di Messina blocca assunzioni di personale, rinnovi e stabilizzazioni.

Ma il sindacato punta il dito anche sulla direzione aziendale che ha aperto altri reparti “senza che fossero previsti a livello di ultime dotazioni organiche e senza informativa sindacale”.

In più: “La Direzione intanto continua a dispensare incarichi come fossero noccioline togliendo infermieri e diminuendo sempre più il personale che assiste gli ammalati in corsia – spiegano Ivan Alonge e Massimo Latella del Nursind –  Mentre si danno incarichi, in meno di 24 ore si chiude senza preavviso e senza informativa sindacale la Terapia intensiva del padiglione F che serviva tre blocchi operatori e garantiva estrema sicurezza a pazienti nel postoperatorio ed eventuali emergenze, con una delicatezza verso i pazienti ed il personale veramente disarmante”.

Secondo il Nursind “il problema è anche quello del mancato adempimento da parte dell’azienda Policlinico delle linee di indirizzo sulle dotazioni organiche che scorporavano gli ex caposala dal personale infermieristico, e cioè ben 53 unità di coordinatori all’interno del personale addetto all’assistenza infermieristica. Quello che ci preoccupa è che a seguito di questo, l’azienda manderà a scadenza contrattuale circa 20 infermieri e 17 Oss che andranno ad aumentare esponenzialmente le attuali criticità dovute, appunto, alla carenza di personale infermieristico e di supporto”.

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