BARISTA IN COMA: MARZIALE, “L’INDIFFERENZA ALIMENTA LA VIOLENZA”

“Non possono non destare sconcerto le concatenazioni di episodi che hanno ridotto in coma un barista per una presunta smorfia nel dare un bicchiere d’acqua ad un adolescente”: è quanto sostiene il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia, in relazione agli accadimenti di Messina.
Per Marziale: “Ad un bambino non si deve mai negare un aiuto, ma bisogna anche leggere lo stato di stanchezza che potrebbe avere determinato il presunto ghigno del barista. Fatto è che bisogna finirla con i pestaggi. Non è più possibile continuare così. Una smorfia o un brutto voto non bastano a giustificare ripercussioni di tale violenza”.
Il presidente dell’Osservatorio continua: “Dispiace molto che tutto ciò sia accaduto proprio nella via Santa Cecilia, in cui riposano le spoglie di Sant’Annibale Maria Di Francia, simbolo sublime dell’accoglienza dei bimbi in difficoltà rimasti orfani dopo il terremoto del 1908 e alla cui figura ho attinto per costruire il mio impegno a tutela dell’infanzia e nelle quali strutture ho lavorato per la mia formazione”.
“Episodi del genere non devono più trovare cittadinanza. Perché ciò accada – conclude Marziale – non serve soltanto l’intervento della Polizia, ma è necessario che la società civile all’unisono faccia emergere sentimenti di stigma. E’ l’indifferenza ad alimentare la maleducazione e gli atti di violenza”

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