GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE: CREATI 5 SPORTELLI DI ASCOLTO IN PROVINCIA

 

Cinque sportelli di ascolto, per accogliere le denunce di tutte le vittime della violenza di genere, in particolare delle donne che ancora vivono in condizioni di sudditanza psicologica, che a volte si risolve in atti di violenza anche fisica. In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza di genere, l’associazione “La Clessidra”, in collaborazione con la Fraternità di Misericordia e l’associazione “Kypsele” di San Piero Patti, ha organizzato un’azione di sensibilizzazione e prevista l’inaugurazione degli sportelli in cinque Comuni del territorio nebroideo: Raccuia, Ucria, Basicò, Sinagra e San Piero Patti.

 

Utilizzando lo slogan “Per troppe donne la violenza è ancora pane quotidiano”, verranno offerte gratuitamente, dalle volontarie delle associazioni, rosette di pane regalate dai locali panifici che partecipano all’iniziativa. Verranno, inoltre, distribuiti depliant informativi con indicazioni delle sedi degli Sportelli e il numero verde dedicato al servizio: 800111640.

 

Tina Camuti, psicoterapeuta e presidente dell’associazione “La Clessidra”, ricorda come “la violenza sulle donne da parte di un partner è rimasta invisibile fino agli anni ’70 e considerata come un fatto privato, in cui non bisognava interferire. Negli anni ’90, a livello internazionale, il fenomeno della violenza nei confronti delle donne si è imposta  come un problema prioritario, al punto che le grandi organizzazioni internazionali (ONU, Consiglio d’Europa, OMS, UNICEF) hanno  ritenuto necessario  raccomandare ai governi dei Paesi membri di adottare misure per combattere e prevenire questa forma di violenza.

Dal 2007, con il rapporto Istat, anche in Italia si è fatto luce su un fenomeno che fino ad allora non era stato quantificato nella sua reale dimensione. Dal rapporto si evince che  3 donne su 10  hanno subito violenze fisiche o sessuali da un partner, o ex partner, nel corso della loro vita (Repubblica , 21 feb. 2007), ma il maltrattamento psicologico – insulti, denigrazioni, minacce, controlli ossessivi – è molto più diffuso e frequente”.

“La violenza – sottolinea  la Camuti – è trasversale alle classi sociali ed è perpetrata da uomini di qualsiasi tipo, religione, professione, e che nella maggior parte dei casi si comportano normalmente sul lavoro e nella vita sociale. La violenza non ha limiti temporali, può continuare, o diventare più grave, anche quando la donna decide di lasciare il partner o dopo la separazione o il divorzio. D’altronde non va meglio nel resto mondo, difattila sistematica violazione dei diritti delle donne nel loro privato è così diffusa da aver indotto l’Unicef a definirla come una “piaga globale”, e, sotto il profilo della salute, l’OMS a classificarla come un “enorme problema di salute pubblica”.”

“Mentre il senso comune diffuso – riflette la giornalista Loredana Lipperini – avalla l’idea che le donne hanno ormai conquistato la parità, tanto da prevaricare i maschi, la realtà dice ben altro: disparità pesanti nel lavoro e nelle retribuzioni; cura della famiglia affidata alle donne nella gran parte dei casi; presenza irrisoria dove si conta e si decide, dai consigli di amministrazione alla politica; uso e abuso del corpo femminile, per non parlare del dramma terribile della violenza contro le donne.

Tutto ciò dimostra che la tanto declamata parità è ancora tutta da realizzare”.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it