BUZZANCA: “CAMBIEREMO IL NOME, DA NOTTE DELLA CULTURA A CULTURA DELLA NOTTE”, AL VIA LA MANIFESTAZIONE, “ANTICIPATA” ALL’ARSENALE

 

Il sindaco Buzzanca entra nel merito di un dibattito che si è acceso, anche grazie al nostro intervento, sull’utilizzo della parola “cultura”. E dall’arsenale militare, dove ieri si è tenuta l’inaugurazione di quello che, senza dubbio, è uno degli appuntamenti più attesi della Notte del 25 febbraio, ha dichiarato che si sta pensando di cambiare nome alla manifestazione.

“Abbiamo fatto nostro un pensiero condiviso da molti, ci siamo confrontati con molti intervenuti alla cerimonia di intitolazione della galleria d’arte moderna al giornalista e critico Lucio Barbera, un intellettuale che spesso polemizzava su ciò che davvero può intendersi cultura, insomma – ha detto Buzzanca – crediamo che sia giusto cambiare la “Notte della Cultura” magari in “Cultura della notte”, o con un titolo più appropriato, che rispetti il senso della manifestazione”.

Intanto la serie di micro eventi e di appuntamenti di assoluto valore che compongono il voluminoso programma della “Notte della Cultura” hanno avuto inizio con qualche polemica.

Tra le 109 stelline che compongono la mappa della guida, realizzata in tempi strettissimi e di non facile interpretazione, mancava quella per segnare il sit-in dei lavoratori di Messinambiente, che al Palacultura hanno atteso al “nastro di partenza” il Sindaco, per ribadirgli a suon di fischi, che sono ancora li ad aspettare gli stipendi, e non solo.

Ma stanotte si fermano anche le polemiche: i dipendenti dell’Atm, nonostante il timore per un futuro incerto dopo l’annuncio della liquidazione dell’azienda, continueranno a lavorare per permettere ai tanti cittadini di utilizzare, come neanche di giorno riescono a fare, i mezzi pubblici, dal tram ai bus navetta istituiti per diminuire il flusso delle auto in centro.

Qualcuno intanto “fa i conti” e pubblica la delibera relativa ai costi della Notte della Cultura: Danila La Torre su Tempostretto.it  verifica che l’amministrazione comunale ha deliberato un impegno economico  di euro 39. 286,00, con dieci voci di spesa, così elencate:

– stampa di 20 mila copie del libretto illustrativo e 4 mila copie sulla del libretto sulla mostra Scarfì – De Fichy: euro 8.280,00

– Pubblicità  (manifesti e banner): euro 2.000,00

– ideazione grafica e realizzazione bozzetto di stampa e annullo filatelico: euro 2.420,00

-realizzazione foto e pannelli per mostra Biblioteca: euro 1.694,00

– realizzazione video Palacultura e videoproiezione su maxischermo manifestazioni Palacultura : euro  1.210,00

– Fornitura a nolo di n.100 pannelli con relativi supporti; realizzazione struttura in alluminio; 2 televisori; gruppi elettrogeni varie potenze; 120 sedie in plastica; realizzazione maxischermo con telo presso Palacultura; fornitura 5 punti luce ed energia Piazza del popolo : euro 12.000

– Fornitura in nolo vetrinette espositive : euro 1.452,00

-Fornitura service audio luci :  euro 7630,00

-Fornitura servizio bus per la città e per forte san Salvatore: euro 1.400,00

 

Solo al termine della manifestazione capiremo se sono stati spesi bene.

 

Messinaora.it dedicherà al percorso di archeologia – industriale una puntata speciale della nostra rubrica Terradamar, intanto invitiamo i lettori ad inviarci gli scatti della loro “notte”.

 

 

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