TEATRO V.EMANUELE: SCIOPERO DELLE MAESTRANZE, A RISCHIO LA PRIMA DI ELISIR D’AMORE (VIDEO)

 

Uno sciopero che certamente non passerà inosservato. Personale amministrativo, di scena e orchestrali hanno scelto di far sentire la loro voce con uno sciopero che mette a rischio la prima dell’Elisir D’Amore per manifestare pubblicamente contro la mancata approvazione della pianta organica, la mancata stabilizzazione e il riconoscimento delle professionalità, l’annuncio di nuovi tagli ai finanziamenti regionali.

Bisognerà attendere che si alzi il sipario de L’Elisir d’Amore, di Donizetti, diretta dal maestro Alberto Veronesi, per comprendere l’unità e la forza espressa dai sindacati, che in questa occasione restano divisi.

Ieri infatti, a seguito di un incontro tra l’Amministrazione del Teatro Vittorio Emanuele, nelle persone del Presidente, l’on. Luciano Ordile, e del Prof. Paolo Magaudda e le parti sindacali, dichiarando alla fine che entro una settimana l’Amministrazione provvederà a illustrare un atto amministrativo relativo alla questione della equiparazione, e che sottoporrà alle parti sindacali prima di deliberarlo.

Una promessa che ha spaccato il fronte sindacale che, compatto nel ritenere “ il comportamento negativo e strumentale dell’Amministrazione che ha ritenuto, da almeno una decina di mesi, di interrompere le relazioni sindacali”,  ha intrapreso strade diverse.

La Cisl, infatti, non ha sottoscritto la dichiarazione di sciopero, “ritenendo più utile e proficuo non fornire alibi all’Amministrazione ed alla Regione, continuando a cercare e pretendere  la responsabilità e la sinergia, la convergenza delle parti intorno ad un progetto di percorso che tutti dichiarano di condividere, salvo poi trovare l’occasione per disattenderlo”. 

Di tutt’altra visione Cgil e Uil : “È la prima volta che al Vittorio Emanuele si rischia seriamente la Prima a causa di una protesta dei lavoratori – spiegano Pippo Di Guardo e Nicola Alessi segretari generali di Slc Cgil e Uil Com-. Un fatto che non possiamo considerare in alcun modo positivamente ma solo come conseguenza inevitabile di due anni di tempo perduto e di relazioni sindacali infelici con gli attuali vertici del Teatro”.

I due sindacati hanno ritenuto necessario proclamare lo sciopero in conseguenza del fallimento dell’ultimo incontro avuto con i vertici del Teatro anche le notizie provenienti dalla Regione Sicilia su una ulteriore  riduzione dei trasferimenti per la prossima stagione. “Il Teatro di Messina, che percepisce appena un terzo dei finanziamenti destinati ai teatri di Catania o di Palermo, sempre gli stessi dai tempi della Lira per altro, non potrebbe sopportare ulteriori riduzioni- osservano Di Guardo e Alessi-. Una protesta quindi la nostra che riguarda tutta la città di Messina che rischia di essere ulteriormente penalizzata nel settore culturale”. 

SLC-CGIL ed UILCOM-UIL ed i lavoratori tutti chiedono al pubblico del Teatro ed alla Cittadinanza, di sostenere questa vertenza, vedremo se  il sipario si alzerà a favore della protesta o se calerà definitivamente sul futuro dell’Ente.

 

[iframe width=”480″ height=”274″ src=”http://www.youtube.com/embed/Mc26J7mK3eA” frameborder=”0″ allowfullscreen]

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it