SALTA L’ESENZIONE TICKET : PER IL GOVERNO SONO TROPPI I DISOCCUPATI

 

I disoccupati non saranno piu’ esentati dal pagamento dei ticket sanitari. Lo prevede il ddl di riforma del lavoro.

Salta l’esenzione dei ticket per le prestazioni di diagnostica strumentale e di altre prestazioni specialistiche in favore dei disoccupati e dei familiari a carico. Lo prevede il ddl lavoro, all’esame del Senato. Secondo la relazione la misura è legata all’estensione «della platea dei beneficiari dei trattamenti di sostegno al reddito». 

Con il provvedimento viene abolita la norma del 1993 che stabiliva l’esenzione dei disoccupati e dei loro familiari a carico dalla partecipazione alla spesa sanitaria per l’acquisto dei farmaci essenziali, dei farmaci per malattie croniche e dei farmaci di rilevante interesse terapeutico, nonche’ dal pagamento delle prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e delle altre prestazioni specialistiche, ivi comprese le prestazioni di fisiokinesiterapia e le cure termali.

Il comma 1 dell’articolo 64 del ddl lavoro sopprime l’esenzione dai cosiddetti ticket in materia sanitaria in favore dei disoccupati e dei loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro (incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico).

La partecipazione alla spesa sanitaria riguarda il pagamento delle prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e delle altre prestazioni specialistiche, comprese le prestazioni di fisiokinesiterapia e le cure termali.

Nonostante le misure del ddl apparentemente sembrino far pensare alla cancellazione dell’esenzione dei ticket anche per i medicinali, le nuove norme, anche secondo quanto sottolineato dal servizio Studi del Senato, non riguardano questi ultimi, in quanto essi sono eventualmente introdotti e disciplinati dalle singole regioni.

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