SPECIALE ELEZIONI A BARCELLONA PG: LE INTERVISTE AI CANDIDATI, MARIA TERESA COLLICA “PER VOLTARE PAGINA”

La sua è l’unica candidatura al femminile alla carica di primo cittadino barcellonese.
Maria Teresa Collica, giovane docente di Diritto Penale presso l’università di Messina, ha vinto le primarie indette dalla coalizione che la appoggia dal 26 febbraio scorso. La vittoria è stata netta con più di 800 voti su 1500, e questo anche senza l’appoggio del Pd che ha, pur dopo l’appello di più voci a sostegno della docente, appoggiato il Terzo Polo. Proprio grazie a questo dato si dice fiduciosa anche per le elezioni di maggio, autodefinendosi una “figura super partes da appoggiare indipendentemente dall’ideologia politica per un cambiamento radicale della politica della città” . 

Dottoressa Collica come è maturata la decisione di candidarsi a sindaco? Da quanto si sa questa è la sua prima esperienza in politica.
“Non proprio: ho sempre pensato che la partecipazione politica sia fondamentale per un cittadino, e nel 2006 insieme ad altre persone interessate ad una “buona politica” sono entrata a far parte del movimento civico “Città Aperta”, sorto come sostegno alla candidatura coeva di Rita Borsellino alla Regione e poi rimasto come impegno pratico per Barcellona. E’ sì dunque la mia prima candidatura a sindaco, ma da persona impegnata da anni nella promozione della legalità e della difesa del territorio, esperienza che mi ha permesso di conoscere le diverse realtà dei quartieri di questa città, in una continua scoperta che mi coinvolge tutt‘oggi.  In seguito il movimento del quale sono portavoce mi ha chiesto di essere propria figura chiave alle primarie ed di lì ho assunto con entusiasmo l’incarico di rappresentare tutte le parti politiche (e non) coinvolte, pur non avendo io stessa alcuna tessera di partito. Certo non ho mai ricoperto cariche pubbliche, ma un precedente seggio non è indicativo delle buone capacità politiche di un cittadino attento, che conosce quindi le problematiche del luogo in cui vive. E tengo in ultimo a precisare che la mia non è una rappresentanza di “sinistra estrema”, come sostenuto da alcuni, ma una proposta di alternativa di governo per una città da dieci anni amministrata da una giunta di centrodestra; sono in corsa infatti per una carica cui sono, tra l’altro, candidate altre tre persone tutte uscite dalle file di quella parte politica. Ciò significa che è naturale chi’io sia sostenuta dai partiti e dalle forze di sinistra o in opposizione a quelle di destra, ma alle primarie ho sentito forte l’appoggio anche di persone da sempre appartenenti a diversa ideologia politica che, deluse dal potere uscente, credono nel programma che presento.”

Prima dunque di passare proprio al programma ci può fare un esempio dell’azione svolta in questi anni dal suo movimento? Avete avuto un qualche ruolo diretto o indiretto nella odierna immagine della città?
Uno dei punti che teniamo fortemente a ribadire è proprio questo: nonostante nelle passate amministrative non siamo riusciti ad ottenere una rappresentanza pubblica nella giunta, non ci siamo fermati, continuando a lottare per migliorare ugualmente la città. Ed insieme alle forze politiche che oggi parimenti rappresento in questa campagna abbiamo ottenuto dei buoni risultati insistendo sulla realizzazione di importanti forme di assistenza e sviluppo che paradossalmente mancavano in una città così grande. Mi riferisco soprattutto alla istituzione d’una associazione anti-racket per agevolare le denunce contro gli estorsori e, sempre a favore del piccolo commercio tanto colpito dalla grande crisi degli ultimi anni, la creazione di centri commerciali naturali. Proprio quest’ultimo è stato un intervento che solo noi, credo di poterci arrogare questo merito, abbiamo promosso e fatto diventare realtà in una Barcellona che proprio per disattenzione stava perdendo i fondi della regione destinati a questa importante opera. 

Per chi non lo sapesse cosa è un Parco Commerciale Naturale e quale funzione riveste?
Un parco commerciale naturale è un’importantissima, vitale direi, iniziativa alternativa ai gradi parchi commerciali cosiddetti “artificiali”, ovvero quelle enormi strutture, spesso situate nelle periferie industriali, che radunano al proprio interno filiali di importanti marche ed ipermercati che destabilizzano l’economia delle piccole imprenditorie facendole infine chiudere. In pratica si incoraggia, invece, l’unione di forze dei piccoli commercianti già esistenti in città, dando loro la possibilità di non far concentrare i clienti in queste altre strutture colossali (non sempre davvero più convenienti) i cui unici risultati sono lo spostamento di capitali verso le periferie con un fenomeno che fa poi crollare le finanze dei negozi tematici cittadini che ci hanno visto crescere. E’ uno strumento importantissimo contro quello che definisco lo strapotere delle grandi marche e delle multinazionali che in realtà spesso come sappiamo falliscono creando altri problemi occupazionali dopo aver già messo per strada tanta gente.  

Domanda scomoda ma doverosa: cosa crede che abbia convinto il Pd a non darle appoggio?
Questo secondo me è il risultato di una politica che assolutamente non condivido: quella che porta il Pd a considerare la politica come una sorta di “questione geografica”. Ovvero questo partito dimostra sempre più di tenere troppo in considerazione le cosiddette “tendenze” di questa o quell’altra regione alleandosi con forze che a suo dire possono avere i numeri per sconfiggere il centrodestra. Tale ragionamento lo porta spesso ad accordi  impensabili che vanno oltre i confini dello stesso “centrosinistra”, ultima proprio quella che ci riguarda con la coalizione dello stesso Pd (che dovrebbe essere di centrosinistra appunto) col Fli, forza nettamente di destra, in appoggio ad un candidato che alle scorse elezioni si era presentato con le liste del Pdl. Per me dunque un paradosso: allearsi con forze di destra che appoggiano candidati di destra per sconfiggere un altro candidato di un’altra destra.  Intricato forse ma è quello che credo sia successo. Il che dimostra una sintomatica incomprensione tra le segreterie di partito e gli elettori che hanno altre esigenze. Dico questo anche per esperienza vissuta in quanto alle primarie molti sono stati gli iscritti proprio del Pd che mi hanno votata e sostenuta, con una fiducia che spero mi accorderanno anche alle elezioni. 

Passiamo dunque al programma: in breve cosa propone agli elettori?
I punti presenti sono molti ed essendo sempre pronta ad accogliere suggerimenti da chiunque ne abbia è anche in aggiornamento continuo. E’ visionabile in rete al link  http://mariateresacollica.org/il-programma/. Come si può vedere è diviso in tematiche, ognuna lungamente trattata:  al primo posto la riqualificazione della spesa pubblica e del risanamento delle casse comunali. E’ il punto di partenza per noi perché senza fondi non si potrà attuare null’altro, in particolare le politiche sociali che sono comunque fortemente auspicate perché ciò che rende sana una città è anche il benessere della sua popolazione, la cosiddetta vivibilità. Bisognerà dunque riguardare le spese: siamo gestiti da un comune che spende milioni di euro in servizi appaltati a ditte esterne quando all’interno del proprio organico ha già delle figure qualificate a svolgere tali compiti.”

E qui giungiamo ad un aspetto importante della realtà barcellonese. Cosa pensa dei precari? In alcuni comizi lei si è pronunciata contro quei precari che pur essendo all’interno dell’istituzione non svolgono appieno la propria mansione comportando il ricorso proprio ad appalti esterni. Però la realtà che riguarda questa categoria è multisfaccettata: ve ne sono molti che vorrebbero poter fare di più ma non possono per problemi di ore. Parlo soprattutto dei contrattisti che con contratti ( impossibile evitare il gioco di parole) a 18 ore settimanali pur insoddisfatti e demoralizzati professionalmente, sono costretti a tornare a casa alla fine di quelle tre ore giornaliere per non incorrere in provvedimenti disciplinari. E’ a conoscenza di questo?
Sì ne ho avuto notizia ed è un altro paradosso di questa città. So che i sindacati stanno premendo per risolvere la situazione e tengo a precisare che le mie critiche passate non sono state mosse a loro che stanno ancora lottando proprio per lavorare di più. So che si trattano di figure che, spesso assunte tramite ufficio di collocamento, hanno anche le mansioni e le qualifiche cercate e ciò che posso dire è che se essi davvero daranno la possibilità di tagliare la spesa comunale facendo le ore attualmente coperte da cooperative e ditte esterne non potrei che vagliare la loro posizione una volta eletta perché ciò permetterebbe proprio quel taglio della spesa pubblica di cui parlavo.

Altri punti del programma?
Per lo sviluppo economico proponiamo la creazione di consorzi tra le nostre aziende e quelle dei comuni vicini così da creare delle forze di collaborazione economica che, con incrementi della produzione favoriti anche da fondi europei e regionali, potrebbe portare a quella filiera corta che ridurrebbe il nostro fabbisogno di prodotti esteri e d’altre regioni. Inoltre l’istituzione di centri di Orientamento e formazione al lavoro nonché, per l’ambiente e la sanità pubblica, l’installazione di impianti di produzione di energia pulita, come centrali termodinamiche, e stazioni di controllo dell’aria che risulta sempre più inquinata col rischio di patologie soprattutto nei più giovani. Le politiche sociali atte a ripristinare i servizi mancanti e non in ultimo, anzi, grazie al Dott. Iraci sarà possibile attuare con l’ausilio di una figura professionale specifica quella agognata tutela la salvaguardia di un territorio ad alto rischio idrogeologico che è diventata di vitale importanza dal 22 novembre scorso.

Riguardo la spazzatura? Progetti?
Sì tutti enunciati nel programma on line alla voce “Ambiente”. Per prima cosa la raccolta differenziata porta a porta, gestita direttamente dal comune, con attenzione soprattutto all’umido che potrebbe andare in un centro specializzato nel compostaggio. Ciò creerebbe altri posti di lavoro. Purtroppo però la giunta uscente ha fatto scadere un finanziamento per la creazione proprio di un centro di raccolta dell’umido e pur avendo presentato domanda in ritardo non verrà considerato. La speranza è di trovare finanziamenti privati oppure di veder ritirare dal programma uno dei tredici comuni che invece ha presentato tutta la modulistica in tempo. Orribile dire che nel caso avremmo una possibilità di rientrare nel finanziamento ma è assurdo dover sperare nel fallimento della proposta di un altro comune più zelante. 

Ed ora un’altra domanda già posta anche agli altri candidati: l’IMU, ovvero una preoccupazione costante di molte famiglie barcellonesi. Come anche recenti indagini hanno rivelato, il reddito pro-capite barcellonese è il più basso della provincia di Messina. Dunque una nuova, salata a quanto sembra, tassa sugli immobili, compresa la prima casa, spaventa. Riguardo la quota decisa dal comune cosa ci può dire, ovvero ha già pensato a questo dato con il suo staff “tecnico” dato che dalla possibile elezione alla data di scadenza di pagamento della prima rata vi saranno dopo pochissime settimane?
Sì ne stiamo discutendo e siamo tutti concordi che l’IMU non potrà comunque essere una tassa salata per risanare le casse comunali. Come già detto miriamo al taglio della spesa pubblica vedendo ciò che è superfluo e non andando a prendere fondi da tasse imposte a tutti. Non possiamo però dare dei parametri certi. 

Per concludere: avendo personalmente già visionato il suo programma ho notato molti punti di collegamento tra esso e quello del candidato Santi Calderone che si pone come altra alternativa al centrodestra, oltre che ai partiti in generale. Un dato che dovrebbe farla preferire a lui come sindaco?
Un qualcosa di molto semplice: il dott. Santi Calderone fa parte della giunta uscente all’interno della quale ha lavorato per più di dieci anni  e cui ha avuto accesso da iscritto ai partiti di AN prima e PdL poi, quindi sempre di destra. Certo ultimamente se ne è distaccato, meglio tardi che mai, ma è comunque maturato in quella corrente di pensiero che ha governato sin adesso;  io invece sono appoggiata da chi è sempre stata all’opposizione e propongo un vero taglio col passato. 

Sul sito www.mariateresacollica.org si trova tutto riguarda la candidata, dalla biografia agli impegni. Tra questi si segnala proprio il confronto a quattro tra lei e gli altri candidati su OndaTv  la sera del 20 Aprile, alle 21. (CARMEN MERLINO)
 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it