LO SCONTRINO A MESSINA? QUASI UN OPTIONAL PER UN COMMERCIANTE SU DUE

 

Scontrino si, scontrino no, scontrino forse. Per non parlare delle fatture. Ma combattere l’evasione non è semplice. Lo sanno bene gli uomini della Guardia di Finanza, impegnati in queste ultime settimane nel  “Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio” eseguito a Messina e nel suo hinterland.

Le fiamme gialle hanno riservato particolare attenzione anche alle diverse località turistiche della provincia, quali Taormina, Giardini Naxos (ME), Capo d’Orlando (ME), Patti (ME) e l’arcipelago eoliano, proseguendo anche al sud quella “crociata” iniziata tra mille polemiche con i blitz di Cortina e Capri.

Non solo controlli sugli esercizi commerciali, ma anche la scoperta di lavoratori in nero, sei nell’ultima operazione, che si aggiungono ai 154 lavoratori in nero ed ai 65 irregolari dei primi sei mesi dell’anno.

In materia di emissione di scontrini e ricevute fiscali sono stati eseguiti 424 controlli, che hanno portato alla constatazione di 243 violazioni per mancata o irregolare emissione di tali documenti fiscali. Nel complesso, è stata riscontrata una percentuale di irregolarità pari a poco più del 57%, attestatasi nel capoluogo messinese ad oltre il 66 %, con picchi del 100 % nei mercati cittadini.

Sia i soggetti controllati, che coloro a cui sono state contestate irregolarità di varia natura, risultano riconducibili alle molteplici categorie di esercenti che compongono il tessuto economico-commerciale del territorio messinese.

Tali irregolarità vanno ad aggiungersi alle oltre 1.000 violazioni in materia di scontrini e ricevute fiscali già individuate dalla Guardia di Finanza – sul territorio dell’intera Provincia – nei primi cinque mesi dell’anno. In materia di contrasto all’abusivismo ed alla vendita di prodotti contraffatti, sono stati eseguiti diversi interventi, che hanno portato al sequestro di oltre 270 “pezzi” tra articoli di abbigliamento, pelletteria, occhiali, cd/dvd ed alla denuncia di tre responsabili.

Anche in questo caso, tali risultati vanno ad aggiungersi ai sequestri di ulteriori 4.748 “pezzi» contraffatti ed alla denuncia di 10 soggetti già effettuati dalle Fiamme Gialle nei primi sei mesi dell’anno sul territorio dell’intera provincia.

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