BARCELLONA, EMERGENZA SFOLLATI: NESSUNA DIMENTICANZA, MA DIVENTA SEMPRE PIU’ DIFFICILE AIUTARLI

 

Molti avranno la sensazione che ci si sia dimenticati di loro. Invece no ed è giusto continuare a parlarne, perchè non sembri che a Barcellona sia bastato togliere il fango per eliminare le difficoltà date dall’alluvione dello scorso novembre, alluvione che per molti ha comportato la perdita anche della casa. E soprattutto per impedire che queste persone, fino a pochi mesi fa con una vita tranquilla, diventino dei fantasmi. Attualmente sono ancora tante le famiglie alloggiate precariamente negli hotel e nelle strutture di accoglienza turistica del comprensorio barcellonese e limitrofo, e per loro è come se l’alluvione non fosse mai passata. Quel che è peggio, le strutture che li hanno accolti si stanno trovando nelle condizioni di chiederne il trasferimento, causa l’impossibilità ad ospitarli ulteriormente per l’inizio della stagione estiva, ovvero la più importante fonte di sostegno economico annuale di questi servizi.

Avevamo già parlato con alcuni assessori, ed essi stessi insieme al Sindaco hanno ricordato l’emergenza in molti dei precedenti incontri con la cittadinanza.

La situazione non può rimanere quella attuale ed adesso da alcuni giorni l’amministrazione cerca di sbloccarla: con un bando che fa perno sulla capacità degli stessi Barcellonesi di aiutarsi l’un l’altro.

Il comunicato, leggibile sul sito del comune così come nella bacheca all’ingresso di Palazzo Longano, invita tutti coloro in possesso di immobili sfitti utili ad alloggio a presentare presso l’Ufficio di Segreteria disponibilità ad ospitare gli sfollati, i quali verranno tutelati da un contratto tra i proprietari e lo stesso comune.

Il termine è quello del 16 luglio e, seppur senza impegno, si prenderanno in considerazione tutte le proposte che saranno pervenute. Date le diverse esigenze, possono presentare domanda anche persone che dispongono di locali di metratura ridotta, purchè si tratti di luoghi vivibili che consentano una permanenza civile a chi ne ha bisogno. Questo nell’attesa, che sta diventando troppo lunga, che arrivino aiuti più concreti da chi gestisce le pratiche per gestire le calamità naturali tra le quali sembra non essere ancora intesa l’ondata di fango che ha colpito così duramente queste persone. (CARMEN MERLINO)

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