SERIE D, LEZIONE DI CALCIO DELL’ACR MESSINA AL CITTA’ DI MESSINA: E’ 2-1

 

Va all’Acr Messina il secondo match in pochi giorni con il Città di Messina. Vittoria per 2-1 al San Filippo, con la squadra di casa che segna il secondo gol quando si trovava in inferiorità numerica. Mostruosa partita di Giorgo Corona, che con la sua esperienza ha annichilito i difensori del Città di Messina, umiliandoli con vari dribbling per tutta la partita. Ma passiamo alla cronaca.
 
Gli uomini di Catalano partono subito in avanti. Sono tre le occasioni dei biancoscudati nei primi 15 minuti. Al 16esimo arriva il vantaggio della squadra di casa: strepitosa triangolazione fra Maiorano e Parachì, con il giovane messinese che infila la porta di Taranto. Parachì si toglie la maglia e corre sotto la curva sud, la curva è una bolgia. Sono, fra tribuna e curva, quasi 4.000 gli spettatori. Circa 3.900 di fede biancoscudata, mentre in tribuna era presenta un centinaio di sostenitori del Città di Messina. Pochi minuti dopo Tiscione reclama un rigore che non viene concesso dall’arbito Capraro di Cassino: sarà solo il primo di tanti episodi contestati al direttore di gara. Sarà Corona a rendersi pericolo sue volta prima della fine del primo tempo, senza riuscire nel raddoppio. 
 
La ripresa inizia col botto: è Chiavaro a colpire di testa ed a colpire in pieno la traversa, con Taranto battuto. Al quarto minuto potrebbe cambiare la partita: Capraro butta fuori Cucinotta per un fallo “tattico” nei pressi della linea laterale del campo, che solitamente viene punito col cartellino giallo. Una decisione che appare davvero insensata sia agli occhi dei giocatori in campo, che degli spettatori in tribuna. E tra uno sfottò e l’altro dalla curva sud verso De Leo e l’intero staff del Città di Messina, arriva il raddoppio, nonostante la superiorità numerica degli uomini di Rando: è Chiavaro a colpire di testa su calcio di punizione battuto da Quintoni. Il Città di Messina, per la prima volta in tutta la partita, si spinge in avanti: al 22esimo viene annullato un gol ad Assenzio, e due minuti più tardi arriva il gol di Saraniti, che accorcia le distanze. A dieci minuti dal termini si torna in parità numerica: espulso Cammaroto per doppia ammonizione, dopo un fallo guadagnato con esperienza dall’immenso Giorgio Corona.
 
Pochi minuti altra decisione dubbia dell’arbitro: brutto fallo di Saraniti su Guerriera che viene punito solo con il cartellino giallo. Non ci saranno più occasioni da ambedue le parti: l’Acr Messina vince, e nella tribuna deve intervenire la polizia per placare qualche piccolo battibecco tra tifosi delle due squadre, ed il vicepresidente del Città di Messina, De Leo. 

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