VERSO LE REGIONALI: TRA CANDIDATI SDOPPIATI, INDAGATI, E GLI SMS DI PROPAGANDA

 

Le elezioni regionali in Sicilia del 2012 passeranno forse alla storia come quelle dalla campagna elettorale più movimentata di sempre. Tanti i dibattiti e tanti i temi da discutere. A partire dalle liste, dove si trovano su 90 candidati, 24 candidati tra indagati ed imputati: praticamente il 30%. Tra i tanti anche Mario Brigluglio, sindaco di Scaletta, candidato da Micciché nella lista Grande Sud, ed indagato nell’inchiesta sull’alluvione che esattamente tre anni fa causò la morte di 37 persone da Giampilieri a Scaletta. Briguglio, insieme ad 17 amministratori locali di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni gravi colpose. Non manca ovviamente Peppino Buzzanca, condannato a sei mesi per peculato.

Nella lista Cantiere Popolare si candida Santino Catalano, già membro dell’Ars, che rischiò nel giugno 2011 di decadere per un patteggiamento ad un anno e undici mesi per abuso edilizio. Proprio Catalano rischia di tornare nella bufera mediatica: infatti il movimento “Informare per resistere” ha denunciato la seguente situazione: Catalano in questi giorni sta bombardando con degli sms i cellulari di tanti siciliani, ignari di tutto, in cui vi è scritto: “Ti annuncio la mia candidatura nella lista Cantiere Popolare alle elezioni regionali del 28 ottobre. Credo nella possibilità di costruire un futuro migliore per la nostra Sicilia. Per questo ti chiedo di sostenermi con il tuo voto e la tua partecipazione attiva alla mia campagna elettorale. Santino Catalano”.

E “curiosità” arrivano anche dalla vicina Catania. Non sarà più possibile, infatti, votare il candidato Antonino Sinatra, 53enne, candidato nella lista Grande Sud. Anzi no, Cantiere Popolare. Sinatra entra nella storia per essere il primo personaggio a risultare candidato in due liste differenti. Tra l’altro, le due liste, Grande Sud e Cantiere Popolare, sostengono due candidati alla Presidenza differenti: rispettivamente Gianfranco Micciché e Nello Musumeci. Ciò ovviamente non è legale, ed infatti la Corte di Appello di Palermo ai sensi dell’art. 16 bis della legge regionale ha cancellato dalle due liste il candidato.

Manca poco meno di un mese alle elezioni. Cosa ancora ci dobbiamo aspettare? Per non pensare a ciò che accadrà a voto concluso… (SIMONE INTELISANO)

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