CINTIOLI E I NODI GORDIANI DEL TEATRO

 

Detto. Fatto. Il Teatro V.Emanuele di Messina è stato commissariato dalla Giunta regionale su proposta di Daniele Tranchida, assessore al Turismo e Spettacolo. La scelta è fortunatamente caduta su Fulvio Cintioli, noto amministrativista e retino d’antan, che rimarrà in carica tre mesi.  Pochi, pochissimi per sciogliere i nodi gordiani che soffocano attualmente la vita del Teatro.

Quali, i più evidenti? Mancano i bilanci consuntivi del  2010 e 2011, non esiste la pianta organica e i dipendenti non sono stati equiparati ai ruoli regionali,  non sono stati ancora pagati gli orchestrali che, peraltro, da anni attendono la stabilizzazione. Inoltre il cartellone è bloccato da cinque mesi per via di un taglio (sacrosanto) che “mamma Regione” ha operato sul finanziamento annuale. I dipendenti e i professori d’orchestra, esasperati, hanno, con una clamorosa protesta, restituito i certifica elettorali al Comune.

La bomba scoppia a maggio quando la  Regione siciliana, che oggi è priva di risorse economiche per via della passata prodigalità, taglia di un milione e mazzo il budget: ne conseguono geremiadi e alte grida contro tale provvedimento e pervasi da furbizia levantina i vertici del Teatro, Luciano Ordile (Udc Presidente) e Paolo Magaudda (ex Fi Sovrintendente) indicono una conferenza stampa, nel corso della quale, senza arrossire, ammettono l’assenza dei bilanci consuntivi, scaricandone la responsabilità sui dipendenti. La Cgil e i sindacati interni insorgono e urlano alla dirigenza del Teatro:”Schiodatevi dalle poltrone!”.

Tra le altre, la più “antica” (12 anni), quella del Sovrintendente Magaudda, amatissimo cugino di Ninni Martino, Ministro del governo Berlusconi. Sussurri e grida si elevano sul suo operato. Le grida provengono da tutto il mondo del Teatro, da sindacati e partiti che parlano di “dissennata gestione finanziaria”. I sussurri si perdono nei meandri dei corridoi.

Potranno mai bastare al Commissario Cintioli tre mesi per mettere ordine in tale parapiglia?  (ADELE FORTINO)

 

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