L’INVASIONE DEI FU…TURISTI DI ELIO CONQUISTA MESSINA

 

Ieri pomeriggio il Palacultura di Messina ha subito l’invasione futurista di Elio, che, con il suo Fu…Turisti ha riportato il pubblico presente in sala alle atmosfere di primo Novecento. Niente scazzottate o parole in libertà, bensì tante risate e tanti applausi. L’esibizione, che rientrava nella programmazione dell’Accademia Filarmonica di Messina è stata ben accolta dal pubblico, che già dal secondo brano si è lasciato coinvolgere dal talento e dalla bravura di Elio e dei suoi musicisti.

Fu…Turistiè uno spettacolo diviso in due parti: si inizia con La magnifica spedizione fu…turista da Milano a Marechiaro per uccidere il chiaro di luna, un racconto in dieci canzoni – composte da Nicola Campogrande con i testi di Elio e Piero Bodrato – di un ipotetico e strampalato viaggio che Marinetti e un gruppo di futuristi compiono da Milano a Napoli. Scopo della spedizione: uccidere il chiaro di luna a revolverate.

Nella  seconda parte dello spettacolo Elio alterna letture dallo spassoso testo di Marinetti, Come si seducono le donne a brani di inizio secolo (scorso) composte da uno dei più divertenti autori del varietà italiano, Rodolfo de Angelis.

Ma non sono solo i testi a fare di Fu…Turisti uno spettacolo piacevole. Se da una parte c’è la poliedrica figura di Elio che canta, recita, interagisce con il pubblico e sul finale accenna anche qualche passo di danza, dall’altro lato troviamo il talento e la bravura dei cinque musicisti che lo accompagnano e di cui è giusto ricordare i nomi: Danilo Grassi, alle percussioni e alla bicicletta, Corrado Giuffredi al clarinetto, Giampaolo Bandini alla chitarra e al mandolino, Federico Marchesano al contrabbasso e Cesare Chiacchiaretta alla fisarmonica.

Il risultato è un’ora e mezzo di propaganda futurista che probabilmente non porterà ad una rivoluzione, ma sicuramente diverte. (FABIO BRUNO)

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