Pensate per un attimo di trovarvi davanti a un camino, con un fuoco acceso, un bicchiere di vino e uno o due amici con cui parlare. Immaginate questa scena alla fine di una lunga giornata di lavoro, l’ennesima. Rilassante, vero? Bene, siete in piena Caminoterapia, il nuovo, naturale social network, che non viene dagli Stati Uniti ma dalla Puglia. A promuoverlo non è un santone indiano o tanto meno un genio dell’informatica bensì il proprietario di Caminopoli, “città specializzata nella produzione, distribuzione e vendita di […] camini e caminetti”.
Renato Manni, il giovane titolare di Camiopoli non basa il suo credo su basi scientifiche, ma su un’indagine condotta personalmente tra i suoi acquirenti. Nel giro di un anno, racconta l’imprenditore pugliese, “è venuta fuori la precisa percezione che le persone che la sera accendono il fuoco di casa per riscaldamento o per puro piacere e trascorrono il loro tempo vicino al fuoco, da soli, con la famiglia o con amici, affrontano la vita, in generale, e le tensioni quotidiane del lavoro, in particolare, con uno spirito ed uno stato d’animo decisamente più sereno e positivo”. Atteggiamento che mancherebbe in quelle persone “che non hanno ancora il camino o che ce l’hanno ma lo utilizzano in maniera saltuaria o occasionale”.
Il camino quindi come mezzo per riappropriarsi del proprio tempo, da passare leggendo un libro o con degli amici, alla riscoperta di rapporti veri fatti di sorrisi e voci e non di “like” ed emoticon.
Bufala o geniale trovata di marketing? Il confine si sa, è sempre molto sottile, intanto Manni adesso vuole allargare la sua ricerca al popolo di internet attraverso un sondaggio e una pagina facebook. Riuscirà l’imprenditore pugliese a diffondere il proprio verbo? Alle vendite (di camini) l’ardua sentenza.(FABIO BRUNO)
