MESSO DEL COMUNE AGLI ARRESTI DOMICILIARI: TIMBRAVA IL CARTELLINO MA ERA ASSENTE

 

Forse  un lavoro ritenuto inutile (vista la possibilità di accedere alle informazioni dell’ufficio stampa attraverso il sito internet) ha demotivato il messo del Comune di Messina, che, addetto alla consegna dei comunicati stampa alle redazioni e agli organi istituzionali, risultava presente nonostante non lo fosse.

Per mesi i carabinieri lo avevo controllato. La mattina, puntuale, timbrava il cartellino al Comune di Messina, poi con l’auto di servizio raggiungeva l’edicola intestata alla moglie dove vendeva i giornali fino alle 12. Poi il rientro a Palazzo Zanca, in tempo per recapitare i comunicati dell’ufficio stampa alle redazioni giornalistiche, alle forze dell’ordine, alle istituzioni. 

Agli arresti domiciliari è finito Salvatore De Domenico, 48 anni, assunto dall’amministrazione con l’incarico di autista, tanto da avere la disponibilità di un’auto di servizio che, come verificato dai carabinieri, usava per gli spostamenti privati e esponendo sul cruscotto il contrassegno del Comune, giusto per non pagare il gratta e sosta.

A mettere sulle tracce dell’impiegato assenteista una denuncia anonima ai carabinieri che hanno avviato le indagini coordinate dal sostituto procuratore Adriana Sciglio. De Domenico è stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Massimiliano Micali.

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