MUORE DOPO UN INTERVENTO AL POLSO, INDAGATO UN MEDICO DELL’ORTOPEDICO “SCALABRINO”

 

I familiari credono ci sia un nesso tra la morte della loro congiunta e l’operazione al polso. Forse la reazione allergica ad un farmaco. A stabilirlo sarà l’inchiesta avviata dal sostituto procuratore Federica Rende a seguito del decesso di una donna di 64 anni, Rosa Mangiagli, morta lo scorso 29 gennaio.  La donna soffriva di tunnel carpale. Un medico dell’Istituto ortopedico di Ganzirri “Scalabrino”, è indagato con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.

In particolare il sostituto procuratore Federica Rende ha già affidato ai suoi consulenti, il medico legale Antonino Trunfio e l’anestesista Giuseppe Doldo, la verifica  del  percorso clinico della paziente, per comprendere se è esistito un corretto trattamento sanitario e quali fossero le condizioni della donna al momento del ricovero.

Inoltre il pm Rende ha chiesto ai periti di accertare anche se l’assunzione di un farmaco, il Ceftriaxone, abbia comportato delle conseguenze, quali fossero i farmaci assunti periodicamente prima dalla donna, e soprattutto perché la dose di Ceftriaxone somministrata nella struttura privata non ha provocato alcuna reazione allergica, reazione che invece si è avuta con la dose che la paziente si è autoinoculata successivamente. Nella vicenda l’avvocato Nicola Giacobbe assiste il medico indagato, mentre i familiari della donna sono rappresentati dagli avvocati Cinzia Picciolo e Teresa Di Pietro.

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