“LA GUERRA DI GIOVANNI MARANGONI”: CAPORETTO E ALTRE STORIE VISTE DA UN FANTE – CONTADINO

 

“La guerra di Giovanni Marangoni” di Piero Pieri sarà in scena nella Sala Laudamo dal 22 al 24 febbraio, per la sezione “Paradosso sull’Autore”, dedicata alla drammaturgia italiana contemporanea e curata da Dario Tomasello. Sul palco l’attrice Mirella Mastronardi (che firma anche l’adattamento teatrale) e il noto musicista siciliano (di Enna) Mario Incudine, autore ed esecutore in scena delle musiche dello spettacolo. Performance di “sand art” (quella che utilizza la sabbia) della pittrice Stefania Bruno, anche lei di Enna. Regia di Paolo Merlini.

La prima guerra mondiale è stato l’evento bellico che più ha inciso sulla coscienza europea. In forma di recital, accompagnata appunto dalle musiche di Mario Incudine, Mirella Mastronardi darà voce a episodi drammatici di quella guerra dal punto di vista del contadino Giovanni Marangoni diventato fante. Mescolando la realtà della vita in trincea, degli assalti all’arma bianca, della disfatta di Caporetto, con altri eventi d’invenzione, tuttavia sempre legati all’umanità ingenua e forte del fante, Pieri scrive un affresco universale dell’idea stessa di guerra, della sua atroce e assurda realtà e delle devastanti conseguenze che la guerra ha sugli uomini.

Lo spettacolo, proprio perché vuol essere in primo luogo un invito alla riflessione, nella forma del teatro sociale, e proprio perché è stato pensato come discorso coinvolgente ed emozionante (non privo, tuttavia, di contrappunti comici, derivanti dalla secolare resistenza del contadino nei confronti del Potere, in qualsiasi forma si presenti), ha, quindi, una doppia valenza: teatrale e didattica allo stesso tempo, migliorando la conoscenza storica e la sensibilità estetica.

Cantante, attore, ricercatore, musicista e autore di colonne sonore, Mario Incudine è uno dei personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana. Collabora  con Simone Cristicchi, Ambrogio Sparagna, Lucilla Galeazzi, Nino Frassica, Mario Venuti, Tosca, Antonella Ruggiero e Kaballà. Ha duettato con artisti come Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Peppe Servillo, Alessandro Haber e Francesco Di Giacomo (Banco del Mutuo Soccorso). In qualità di cantante e musicista, fa parte stabilmente dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium del Parco della Musica di Roma diretta dallo stesso Sparagna. È il direttore dell’Orchestra EtnoMediterranea, una formazione di 18 musicisti provenienti da tutte le aree del maghreb, e dell’orchestra “SeteLuasOrkestra” produzione speciale del festival Sète Sois sète Luas presieduto dai premi nobel Dario Fo e Josè Saramago.

Ha composto le colonne sonore degli spettacoli “Fuori luogo” con Barbara Tabita e Filippo Luna, “Cosmorama” con Giacomo Civiletti e Giorgio Li Bassi e “Sotto un velo di sabbia” con Alessandro Haber e Caterina De Regibus. Ha partecipato con la sua band a numerosi e prestigiosi festival di world music in tutta Italia e ancora in Spagna, Francia, Olanda, Belgio, Portogallo, Marocco, Algeria, Tunisia, Messico, Turchia, Bulgaria, Capo Verde, Canada ,Cina e Stati Uniti.

Sono più di 8.000 le copie vendute del suo secondo cd, “Abballalaluna”. La sua versione di “Bocca di rosa” di De Andrè, tradotta dallo stesso Incudine in siciliano viene inserita nella compilation “Canti Randagi” prodotta dalla Fondazione De Andrè. Vincitore del X Festival della Canzone Siciliana e Premio della critica al XI festival della canzone siciliana, nell’album “Anime Migranti” tratta il tema della migrazione senza retorica e con grande impegno sociale avvalendosi della collaborazione di artisti come Salvatore Bonafede, Mario Venuti, Alessandro Haber, Nino Frassica e Faisal Taher in un disco che lo consacra come una delle espressioni più originali della nuova musica popolare italiana.

Nell’ultimo anno ha partecipato ai festival più importanti d’Italia da Umbria Jazz al Negro Festival, dal Kaulonia Tarantella Festival diretto da Eugenio Bennato alla Notte della Taranta e infine Claudio Baglioni lo vuole ospite nel suo prestigioso festival “’O scià” a Lampedusa insieme con i più grandi artisti italiani e internazionali. Partecipa anche al Festival Verdi esibendosi al Teatro Regio di Parma con uno spettacolo ispirato ai “Vespri Siciliani” di Giuseppe Verdi, ri-arrangiati in chiave folk e tradotti in siciliano.

Compone le musiche originali del balletto “La Taranta della luna nuova” prodotto da Paola Catalani per la compagnia Balletto90 di Roma per le coreografie di Walter Matteini con le quali vince il premio “Anita Bucchi” come migliore colonna sonora originale. Andrea Camilleri lo vuole nel suo spettacolo “Cannibardo e la Sicilia” prodotto dal Teatro Stabile di Catania per la regia di Giuseppe Dipasquale con Massimo Ghini, che apre al Teatro Romano di Spoleto il prestigioso Festival dei due mondi. Sempre per il Teatro stabile di Catania firma le musiche originali dell’opera “La nave delle spose” di Lucia Sardo ed Elvira Fusto con la regia di Giuseppe Di Pasquale e compone le musiche del recital “Agata tra Cielo e Terra” con Valeria Contadino e Miko Magistro. Il suo ultimo album “Italia Tàlìa” distribuito Universal si è piazzato al secondo posto al Premio Tenco nella sezione Targa Tenco 2012 – “Album in dialetto” (cantautori), miglior album in dialetto subito dopo Enzo Avitabile ed è stato segnalato tra i migliori album italiani del 2012.

Nel 2013 Incudine apre cinque concerti della tournée “Apriti Sesamo Live” di Franco Battiato.

 

Sala Laudamo

22 e 23 febbraio, ore 21; 24 febbraio, ore 17,30

Prezzi: posto unico 10 euro, ridotto 6 euro

 

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