PARI OPPORTUNITA’ NON E’ SOLO “UOMO-DONNA”: MAKWAN ARCIGAY MESSINA LO RIBADISCE ALLE ISTITUZIONI

 

«È giunto il momento perché il pudore lasci il posto alla presa di coscienza che il lavoro è un diritto di tutti/e, rendendo così le pari opportunità strumento di parità, senza lasciare fuori nessuno/a». È questo il nocciolo della lunga lettera aperta, scritta dal presidente dell’associazione Makwan Arcigay Messina, Rosario Duca e indirizzata alle forze sindacali e sociali nonché alla commissione per le pari opportunità del Comune e della Provincia Regionale di Messina.

Una lettera accorata, in cui Duca fa presente come l’associazione di cui è presidente, sia un’associazione LGTB (lesbica, gay, bisex, trans/gender) e come, quindi, si muova nell’interesse e nella tutela di ogni singola categoria rappresentata.

C’è però un tasto dolente, quello del lavoro, che troppo spesso viene negato – indipendentemente dalla forte crisi – a causa della mancanza di un accordo da parte delle organizzazioni sindacali e sociali, in merito al binomio omosessualità-lavoro. Si tratta infatti di un problema che, sebbene riguardi anche lesbiche, gay e bisex, colpisce particolarmente le trans, che vedendosi negata ogni possibilità di occupazione, sono spesso costrette a ricorrere alla prostituzione per guadagnarsi da vivere.

Come però ha sottolineato la responsabile Trans dell’associazione, Fabiola Rinaldi, al convegno svoltosi due giorni fa e organizzato con la CGIL Messina dal titolo “Le donne cambiano…”, «Non si deve coniugare mai Trans e prostituzione» come qualcosa di scontato e dovuto.

Da sempre il concetto delle “pari opportunità” è stato letto nella chiave di un rapporto di parificazione uomo-donna e, per quanto questo sia giusto, non può però essere limitativo nei confronti di quella parte di società che va oltre questo concetto tradizionalista.

Duca auspica quindi che, all’interno delle commissioni pari opportunità, si aprano appositi tavoli di discussione per rivedere e ampliare il concetto, andando oltre la limitatezza con cui, fino a oggi, è stato trattato l’argomento lavoro/LGBT, con non poche discriminazioni. Inserire all’interno dei tavoli di concertazione lavoro la presenza di un rappresentante del comitato Makwan Arcigay Messina, che si faccia portavoce delle istanze della propria categoria, è senza dubbio un ottimo punto di partenza, per garantire intese e accordi in merito a quel diritto del lavoro che, sulla carta, è un diritto di tutti, ma che trova, ancora oggi, pochi riscontri nella realtà. (DEBORA RUNCI)

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