“CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO” SUL “CASO MONTALTO”: “STOP ALLA CEMENTIFICAZIONE, MARRA INTERVENGA”

“Porre argine e rimedio al continuo saccheggio  del territorio, a partire da una rivisitazione del  Piano Regolatore Generale , redatto nel 1998 ai tempi dell’amministrazione Provvidenti, che sin dall’adozione in Consiglio Comunale fu stravolto da innumerevoli  emendamenti che ne sconvolsero spirito e contenuti”. Chiaro il messaggio rivolto all’amministrazione dal Movimento Cambiamo Messina dal Basso, alla luce della sentenza del Tar, favorevole  alla realizzazione di un intervento di edilizia privata su un’area di proprietà della Curia.

“Chiediamo un urgente intervento dell’Amministrazione Comunale, della Sovrintendenza   e di tutti gli Enti preposti che ponga in essere tutti gli strumenti possibili per bloccare  questa “Speculazione edilizia”. – si legge in un comunicato –  Alla Curia, proprietaria del terreno, chiediamo di intervenire, per bocca dell’Arcivescovo Mons. Calogero  La Piana, uscendo fuori dal silenzio in cui si è trincerata rispetto a questa vicenda, retrocedendo da questa operazione , puramente speculativa, che mortificherebbe lo stesso Santuario di Montalto, che è luogo Sacro altamente simbolico per tutta la città di Messina.

Proponiamo, semmai, in alternativa, la valorizzazione di detta area, annettendola al sagrato per una fruizione dei fedeli e della cittadinanza tutta, esaltando e contestualizzando la splendida scalinata “Rampa della colomba” che la fiancheggia e che porta al Santuario”.

Il Movimento CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO , preannuncia  iniziative atte ad una inversione di tendenza nell’attuale gestione territoriale del la città, al fine di garantire una politica  ecosostenibile verso il risanamento ambientale ed urbanistico tendente alla  riqualificazione del proprio territorio.

Riguardo al caso Montalto, inoltre, il movimento sottolinea con approvazione  l’intervento dell’ingegnere capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca, che ha bocciato il progetto in ordine al rischio idrogeologico ed alla viabilità, in aggiunta alle problematiche già evidenziate.

“Riteniamo che dal risanamento e da una giusta politica del territorio passi il primo cambiamento” conclude il movimento.

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