TIR A TREMESTIERI? PER I TRAGHETTATORI NESSUNA “EMERGENZA”, OVVERO “IL TERMINAL E’ MIO E LO GESTISCO IO”

Delle richieste di sindaco e dirigente del dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità, Mario Pizzino, i traghettatori ne fanno carta straccia.

A rispondere alle richieste del dirigente comunale che ha scritto alle compagnie di traghettamento, ricordando i contenuti dell’ordinanza sindacale del dicembre 2010, e ribadendo che le deroghe possono partire solo su dichiarazione della Capitaneria di Porto o della Polizia Stradale, la Terminal Tremestieri, controllata per il 33,33% da Bluferries srl,  e per le restanti quote da Caronte & Turist SpA e Meridiano Lines Srl, che gestisce l’approdo delle navi traghetto operanti sullo Stretto di Messina nel trasporto di automezzi  fornendo servizi di ormeggio, biglietteria, sosta e assistenza all’imbarco degli autoveicoli.

Con una nota inviata anche al Sindaco, all’Assessore ai trasporti, al prefetto, ai comandanti di Polizia Municipale, Carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto, nonché alle società di navigazione che operano sullo Stretto e alle associazioni di categoria dell’autotrasporto, gli stessi traghettatori hanno   risposto alla lettera di ieri del dipartimento mobilità urbana con la quale si richiamava la “Procedura in deroga prevista dall’ordinanza sindacale n. 279 del 29.12.2010”.

“La lettera in parola, scrive il Direttore Tecnico Luigi Genghi, richiama ad attenersi scrupolosamente a una procedura che tuttavia dev’essere utilizzata in caso di emergenza, ovvero “in occasione di temporanea inagibilità degli approdi di Tremestieri” certificata dall’Autorità Marittima.

<<Ma la situazione attuale – prosegue la nota – non appare come una “emergenza” cui fare fronte applicando la procedura prevista dall’ordinanza sindacale richiamata nella nota pervenuta del Dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità. L’approdo di Tremestieri opera, infatti, ordinariamente  da almeno tre anni al 50 per cento delle proprie potenzialità, generando una casistica che fu perfettamente normata dall’Ordinanza Sindacale del 18 ottobre 2006, ispirata dall’intento di “limitare possibili fenomeni di inquinamento acustico ed atmosferico con conseguenti eventuali disturbi alla quiete pubblica e possibili danni alla salute dei cittadini” derivanti in buona sostanza dalla saturazione delle aree di sosta dei mezzi commerciali e dalla conseguente lunga tempistica d’attesa>>.

Per cui, conclude la Terminal Tremestieri: << c’è un’ordinaria situazione di inefficienza dell’approdo di Tremestieri, che va affrontata giusta la procedura prevista dall’ordinanza n. 459 del 18 ottobre 2006; ci sono state ( e potranno, ovviamente, riproporsi) situazioni di emergenza cui si è correttamente risposto e si continuerà a rispondere con l’osservanza dell’Ordinanza n. 279 del 29.12.2010. E, per l’appunto, è secondo le procedure testé citate che la scrivente sta operando e continuerà a operare>>.

Traducendo, in vista dell’incontro tra le parti che si preannuncia un braccio di ferro, la Terminal Tremestieri ritiene di aver operato secondo procedura fino ad oggi,  difendendo formalmente il modus operandi dei traghettatori. 

A questo punto bisognerà davvero capire se hanno più valore le richieste di Sindaco, cittadinanza, dirigenti comunali, o se l’ordinanza di cui si chiede il rispetto passerà per cartastracci, consentendo ai “padroni del vapore” di proseguire con la politica di socializzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti.

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