BANCA DEL TEMPO: IL CREDITO CHE FA LA DIFFERENZA

Prima conferenza della Banca del Tempo di Messina, che celebra così la giornata nazionale delle Banche del Tempo. Incontro partecipato quello di questa mattina, promosso dall’assessorato comunale all’ambiente e ai nuovi stili di vita in collaborazione con Marta Liotta, presidente della Banca del Tempo di Messina, e Nina Di Nuzzo, vicepresidente del Coordinamento Nazionale delle Banche del Tempo e presidente della Banca del Tempo di Alì Terme. A partecipare gli Assessori alla cultura, Sergio Todesco, e all’ambiente e nuovi stili di vita, Daniele Ialacqua.

Giovane nel panorama nazionale e internazionale, la Banca del Tempo di Messina, nata nel marzo 2012, è un’associazione di promozione sociale basata sullo scambio reciproco di competenze. Chiunque può aderirvi nella forma di associato, che versa una quota annuale con cui acquisisce il diritto di voto, o di semplice correntista che, esonerato dal versamento della quota, non ha diritto di voto ma comunque partecipa attivamente agli scambi. Il debito, accumulato dopo aver ricevuto un beneficio, non si contrae con la persona singola ma con la banca, il che assicura la circolarità degli scambi. In altre parole, il debito non dovrà essere saldato necessariamente con la persona che ha offerto i propri servigi, ma verrà accumulato presso la banca in attesa di essere consumato.

Le azioni della banca del tempo, dunque, non si investono in borsa ma nella relazioni della quotidianità. Sono tanti i servizi che l’associazione mette a disposizione. Una sorta di investimento, insomma, in rapporti umani e competenze. A fronte di un periodo di crisi economica, che già aveva accompagnato la nascita delle prime iniziative di tale genere, la banca del tempo conviene a tutti. “Se non si ha il denaro per avere ciò che ci serve- ci illumina Nina Di Nuzzo– in cambio del nostro tempo possiamo ottenere tutto. Più sono i soci, più largo è il ventaglio delle scelte”.

Non si tralasci l’aspetto umano. Sono moltissime le persone sole che frequentando la Banca trovano presso di essa la possibilità di socializzare e contemporaneamente rendersi utili.

Una realtà positiva, insomma, che accende l’interesse degli Assessori Ialacqua e Todesco. “Sempre più stiamo scoprendo come i ritmi che il capitalismo ha impresso alla vita quotidiana siano inumani- commenta Todesco- Si dice il tempo è denaro, ma il fatto che il tempo debba essere sempre quantificato fa diminuire a dismisura il valore del denaro”. Perché? Perché ad accorciarsi sino quasi a scomparire sono i tempi di vita reale, quelli che trascorriamo con le persone che amiamo o che impieghiamo per fare ciò che ci gratifica.
Disponibilità gratuita e reciprocità: questa Banca offre un modo nuovo di percepire il valore del tempo, non legato alle prestazioni ma alla sostanza dell’impegno. “Il tempo dato è un tempo liberato riguadagnato per altro”, conclude Todesco.

Al momento, però, la Banca del Tempo è sprovvista di sede fissa e le speranze di rintracciare un luogo adeguato sono riposte nell’amministrazione. Annunciato per sabato prossimo l’incontro che si terrà a Caltanissetta tra le Banche del Tempo siciliane, nell’arco del quale la sezione messinese presenterà la propria carta d’intenti. L’auspicio di Nina Di Nuzzo è la realizzazione di una capillare organizzazione territoriale. Gradita sarebbe anche la costituzione di un albo che documenti la presenza di queste Banche sul territorio siciliano.(LAURA MANTI)

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