IL PRIMO AMORE – A TEATRO NON SI SCORDA MAI

La prima parola scritta, il primo spettacolo andato in scena, l’esordio teatrale di otto attori-autori di oggi, con un occhio di riguardo al sud: “La prima volta” è la piccola e preziosa rassegna di drammaturgia contemporanea che raccoglie il testimone di “Paradosso sull’autore” in attesa tempi migliori.

 

É così che Gigi Spedale, Vincenzo Tripodo e Dario Tomasello mettono su un dignitoso ridotto alla sala Laudamo, in assenza del cartellone ufficiale dell’Ente Teatro: i trascorsi di questi drammaturghi meridionali sono tutti in questa full immersion breve e intensa, così come si dice degli incontri fugaci per cause di forza maggiore. Un percorso che si aprirà con “Nunzio” di Spiro Scimone l’otto novembre per concludersi a fine dicembre.

 

Il cartellone tocca gli estremi culturali dell’isola, con il debutto targato Messina del drammaturgo Spiro Scimone, sempre troppo poco rappresentato in Sicilia; con la compagnia di Tino Caspanello, che dopo aver lavorato su “1952 A Danilo Dolci” (mai andato in scena a chiusura della scorsa stagione ufficiale) per “La prima volta” ri-presenta “Mari”, testo che gli valse il premio della giuria a Riccione Teatro nel 2003.

 

francesco sframeli in una scena del film due amici

Il palermitano Pirrotta propone il suo “N’Gnanzoù”, vecchio testo nato da una ricerca sulla mattanza dei tonni e sui “tonnaroti”; e un altro inedito in città è “Carmen duo”, di Giovanna Velardi, con la stessa autrice sulla scena in compagnia di Filippo Luna.

Da vedere anche “Turi Marionetta” del catanese Savì Manna, e i due atti unici dei giovani “Maniaci d’Amore”, con “Le cose” e “Angeli e no”.

Unico outsider, il pluripremiato Saverio La Ruina con “Dissonorata – Delitto d’onore in Calabria”, e a chiusura del percorso, “Due passi sono” di Carullo-Minasi, importante successo teatrale made in Messina, a ricongiungere le due sponde dello Stretto.

 

Da “Nunzio”, il lavoro teatrale che apre la rassegna, è stato tratto anche un lungometraggio, il titolo cambia in “Due amici” e la regia è dello stesso Spiro Scimone insieme a Francesco Sframeli, l’altro attore sulla scena. Il consiglio è quello di guardarlo prima di venerdì, e trovare le differenze.  (NUNZIA LO PRESTI)

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