MUOS: VERTICE PER L’ANALISI DEI RISCHI, CROCETTA POLEMICO CON IL MINISTRO; AGLI ATTIVISTI CHE LO ATTACCANO “FARO’ I NOMI DEI MAFIOSI”

Quella appena iniziata è una settimana cruciale per la travagliata vicenda del Muos. Infatti il prossimo 20 novembre nella base area di Sigonella, si terrà una riunione operativa per individuare le strategie utili al monitoraggio degli eventuali rischi per la popolazione, causati dalle antenne installate nella sughereta di Niscemi. Al summit sul sistema satellitare di comunicazione della Marina americana presso la base di contrada Ulmo, parteciperanno l’Istituto Superiore della Sanità, l’Agenzia regionale protezione ambiente, l’assessorato all’Ambiente della Regione Siciliana e, su richiesta dello stesso assessorato, anche il Comune di Niscemi.

Resta invece da sciogliere il nodo sulla revoca delle autorizzazioni all’installazione del Muos. Il quadro delle competenze si complica alla luce delle ultime dichiarazioni del ministro della Difesa Mario Mauro, che ha “scaricato” sul Governatore la responsabilità della revoca, innescando uno scontro tra Stato e Regione.

“La competenza specifica che e’ stata innescata dal pronunciamento del Consiglio superiore di sanita’ rimane delle autorita’ siciliane che hanno preso le loro decisioni – aveva dichiarato a Palermo il Ministro –  Evidentemente noi come Difesa siamo semplicemente un ‘contorno’ di una questione di carattere giuridico, che mi sembra sia stata risolta”.

Ma al Governatore, che ha ritirato la revoca pagando in termini di consenso politico una scelta dettata piuttosto da quello che sembrava un “dictat” statale, giustificato dall’”interesse strategico nazionale”, le parole non bastano.

“Se le sue parole – ha detto al Ministro – dovessero essere corrispondenti alla posizione ufficiale del suo dicastero, la invitiamo a inviare proposta ufficiale con la quale dichiara di competenza esclusiva della Regione siciliana l’installazione Muos di Niscemi, il ritiro di tutti i procedimenti pendenti avviati dai vari tribunali siciliani di opposizione al Muos e la rinuncia a ogni risarcimento danni in caso di revoca da parte della Regione per l’installazione del Muos”.

Il Ministro ha risposto, precisando che le dichiarazioni da lui rilasciate qualche giorno fa a Palermo, circa la competenza della Regione Sicilia a decidere sulla questione del Muos, si riferivano “alla ovvia decisione del presidente della Regione di eliminare le revoche a seguito dell’esito dello studio dell’Istituto Superiore della Sanità, organo terzo tra le parti e per il quale la Difesa non ha fatto altro che fornire dati ed elementi tecnici”.

Ma proprio sull’uso di questo studio dell’Iss è stata aperta un’inchiesta dopo la denuncia presentata dall’associazione antimafia “Rita Atria” nei confronti di  Gaetano Gullo, il dirigente regionale che ha formalmente firmato la revoca delle autorizzazioni per l’installazione del Muos. L’accusa è di aver riportato, a sostegno del provvedimento da lui firmato e voluto dalla giunta Crocetta, solo frasi estrapolate dal documento del’Iss. L’accusa di falso in atti pubblici è duramente rimandata al mittente dal dirigente regionale, che nega di aver falsificato il documento. “Ho solo sintetizzato quanto riportato nella relazione dell’Istituto Superiore Sanità, – ha detto Gullo – non vedo dove avrei commesso il falso”.

Non si placa in Sicilia lo scontro tra gli attivisti contrari all’impianto satellitare americano a Niscemi e il governatore. Quando sabato si è presentato a Gela, lo hanno contestato duramente e anche stavolta il governatore di Sicilia Rosario Crocetta è andato giù pesantissimo, accusando i no Muos di essere «mafiosi» e minacciando di denunciarli in procura. Ecco il video (in evidenza nell’articolo).

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