BASKET, L’ORLANDINA INCONTRA GLI ALUNNI DEL LICEO “L.PICCOLO” PER DISCUTERE SULL’IMPORTANZA DELLO SPORT NELLA VITA DEI RAGAZZI

Si è svolto stamane al PalaFantozzi l’incontro-dibattito che ha visto gli studenti del Liceo “L.Piccolo” ospiti dell’Orlandina Basket per un giorno. All’evento, organizzato dai professori di scienze motorie Della Valle, Perdichizzi, Sabella e Spinella, hanno partecipato, oltre agli alunni, il coach dell’Orlandina Gianmarco Pozzecco, il capitano Matteo Soragna, Sandro Nicevic e Tommaso Laquintana, alcuni fra i protagonisti del magico momento che sta vivendo la squadra in campionato, reduce dalla conquista della “sestina”. Tema principale di oggi è stata l’importanza dello sport nella vita dei ragazzi, ma per l’occasione si è anche discusso sulla possibilità della prossima apertura di un corso di Liceo Sportivo a Capo d’Orlando.

Ad aprire l’incontro sono stati la Preside dell’Istituto Rita Pintabona ed Enzo Sindoni, rispettivamente preside del Liceo e presidente della società sportiva. “Grazie per essere venuti – ha esordito quest’ultimo– È bene contribuire al risultato di avere qui un liceo sportivo, che sarà di certo utile e che mi riporta indietro a quando facevo sciopero da alunno per far sì che venisse costruita la struttura dove siete oggi». E’ poi seguito il minuto di silenzio richiesto in memoria delle vittime dell’alluvione in Sicilia e Sardegna e di Stefano Terranova, giovane studente del Liceo “L. Piccolo” venuto a mancare tragicamente nel giugno scorso. Poi è stato il turno di Pozzecco: “La cosa più bella che mi è capitata nella vita non è quella di essere diventato professionista, ma quello di aver realizzato il mio obiettivo. Ognuno di voi spero abbia un obiettivo, nel momento in cui lo avrete raggiunto,  avrete vinto. Il mio era quello di giocare a basket e per fortuna l’ho realizzato. Il mio unico pregio è stato quello di aver avuto una passione spasmodica nel cercare di fare quello che volevo. Non mi sono fatto mai influenzare da nessuno, anche se ancora oggi mi capita spesso di incontrare dei piccoli ostacoli. Non fatevi mai condizionare. Magari qualche volta non riuscirete, ma non fatevi abbattere, abbiate la forza di volontà di fare ciò che vi piace. Per riuscire a conquistare quello che volete ottenere, dovrete sempre fare qualche sacrificio.Non sarà facile, ma dovrete farlo. I sacrifici vi porteranno un risultato e vi garantisco che questi ragazzi accanto a me (Soragna, Nicevic e Laquintana, ndr) hanno un grande spirito di sacrificio perché sanno che ogni domenica lavorano.  Altra cosa fondamentale che voglio dirvi è che non è importante vincere, ma farlo in maniera leale, che è molto diverso. Lo sport insegna ad essere “puliti”. Ci sono tanti modi di divertirsi, ma cercate di utilizzare quelli più corretti.  Non utilizzate mai delle sostanze illecite, ad esempio, perché pensate che vi aiutino – conclude il coach – perché alla lunga non lo faranno”.

Gli alunni del Liceo hanno poi potuto rivolgere ai tesserati dell’Orlandina qualche domanda. “Sono andato via di casa a 16 anni – ha risposto Matteo Soragna a una studentessa – non ho mai avuto dubbi, però, sulla pallacanestro. Allo stesso tempo non ho mai pensato di lasciare la scuola perché il mio background era importante. Quindi vi dico che si può tranquillamente far convivere scuola e sport”. “Io mi sento molto fortunato ad allenarmi tutti i giorni con gente che ha scritto la storia della pallacanestro e dello sport – ha dichiarato Laquintana – ciò è davvero stimolante. Non ho tanto tempo libero, ma di solito sto a casa”. Infine Sandro Nicevic risponde sul rapporto tra giocatori e allenatore: “Siamo un gruppo di dodici persone, non possiamo mettere tutti in tavola le nostre idee. L’allenatore è la nostra guida, dobbiamo seguire lui per fare bene”. (ROBERTO FAZIO)

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