DELIBERA ANTIMAFIA: LA GIUNTA ACCORINTI A SOSTEGNO DEGLI ESERCENTI

Esecutiva dal 24 dicembre la delibera antimafia, avallata all’unanimità dalla Giunta comunale che si era riunita alla vigilia di Natale per discutere la proposta n°1064, Atto di indirizzo finalizzato a rafforzare l’azione pubblica di contrasto ai fenomeni connessi al racket.

Risale al periodo della campagna elettorale la dichiarazione pubblica sottoscritta dal Sindaco, che sottintendeva la volontà di far approvare un provvedimento specifico sul contrasto alle estorsioni criminali. Al termine dell’anno 2013 e a sei mesi dall’insediamento del Primo Cittadino, in linea con i principi programmatici, il Comune di Messina dichiara di prodigarsi per “tradurre in norme il costante impegno dell’amministrazione nella lotta contro la delinquenza mafiosa”.

L’intimidazione, la più antica arma di sopraffazione alla quale con difficoltà estrema ci si ribella, l’arma delle mafie, della corruzione, degli affaristi disonesti. Una lama pesante che trafigge ripetutamente chi si piega, la bomba ad orologeria auto rigenerante che si profonde in infinite detonazioni una volta attivata. L’arma contro la quale bisogna prendere una posizione decisa e decisiva.

A sostegno dei cittadini- operatori economici, famiglie o singoli- vittime che vogliono ripartire dalla e nella legalità, contro l’estorsione che mina alle fondamenta la possibilità di sviluppo della comunità mentre alimenta il potere di gruppi criminali territoriali che si insinuano così nel sistema economico e produttivo mortificando l’economia legale e sana e violando le regole del mercato, l’Amministrazione Comunale “intende delegare i Dirigenti dei Dipartimenti Commercio e Tributi a porre in essere i necessari adempimenti finalizzati all’adozione di Regolamenti che, ad esempio, consentano agli esercenti attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o ai liberi professionisti residenti che subiscono un danno ai propri beni […] e che abbiamo avviato una concreta collaborazione con l’Autorità Giudiziaria, di usufruire di agevolazioni”.

Le scelte di politiche antimafia dell’amministrazione attuale, dunque, intenderebbero incoraggiare i soggetti economici presenti sul territorio a collaborare nella lotta alla criminalità mediante l’assicurazione di agevolazioni ed esenzioni in materia di tributi locali e sostegno per quanto concerne l’ambito dell’affidamento di lavori, servizi e forniture dell’ente locale, perseguendo così anche lo scopo di creare un mercato realmente concorrenziale ed affrancato dall’imposizione delle organizzazioni criminali. Non si esclude neanche l’introduzione di ulteriori misure di sostegno a favore di quelle imprese che dovessero denunciare fenomeni di racket e nel tempo affrancarsi da gruppi mafiosi in esse insiti.

L’Amministrazione Comunale precisa, inoltre, che intende chiedere la sottoscrizione di un impegno preciso antiracket quale condizione necessaria per l’iscrizione all’albo delle imprese fiduciarie del Comune, nonché garantire alle vittime di estorsione e usura il sostegno dell’avvocatura comunale.

Abbracciando la logica del “prevenire è meglio che curare”, poi, l’Amministrazione intendete avviare attività di formazione rivolte ai giovani attraverso le scuole, le associazioni, i servizi sociali.

Approvando gli indirizzi operativi sopra specificati, la Giunta ha così deliberato secondo la logica del premio a chi collabori con la giustizia contro le imposizioni indebite di un sistema cristallizzato dal tempo e reso forte da omertà e collusione. La medesima delibera, inoltre, da mandato al sindaco di istituire un Osservatorio Comunale Antimafia Interistituzionale con compiti di vigilanza e prevenzione su appalti comunali, commercio ed edilizia pubblica e privata.

Ricordando le vittime della mafia, e tra loro il giornalista Beppe Alfano il cui ventunesimo anniversario della morte ricorre oggi, è giusto persistere nel credere che lì dove non si può fare da soli tanto lo Stato quanto le istituzioni locali possano fornire ai cittadini gli strumenti più adeguati. (LAURA MANTI)

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