CALCIO, UN MESSINA ANEMICO CADE A MELFI

Melfi-Messina (Arbitro Pierro, sezione di Nola)

Battuta d’arresto per i giallorossi che allo stadio “Arturo Valerio” interrompono la striscia positiva di otto risultati utili. In conferenza stampa alla vigilia un risoluto Grassadonia aveva chiesto grande concentrazione ai suoi uomini che però quest’oggi, specie nella fase difensiva, non hanno eccelso, essendo solo l’ombra di quella squadra che oltre a vincere sa convincere e divertire, come apprezzato fino a domenica scorsa (nonostante un approccio infelice). Con questa vittoria, che comunque non scombina i piani della società , anche in virtù del calendario, il Melfi scavalca proprio il Messina in classifica, balzando a 43 punti (un punto in più dei peloritani).

La cronaca. Il tecnico salernitano schiera la solita formazione, priva di Franco a centrocampo, di Silvestri in difesa, sostituito da Ignoffo, ma con il rientrante Ferreira dietro il duo Bernardo-Caturano (Lagomarsini-Silvestri-D’aiello-Pepe-Bucolo-MAiorano-Ferreira-Guerriera-Squillace-Caturano-Bernardo); il Melfi scende in campo con Perina, Annoni, Montenegro, Dermarku, Cardinale, Neglia, Cruz, Muratore, Marolda, Scialpi, Tortori. Il Messina comincia bene la partita, creando ben tre occasioni da rete: Ferreira si rende pericoloso per ben due volte con le sue conclusioni velenose dalla distanza, specie nella seconda al12’, dopo essere stato ammonito all’8’; al 16’ è invece Bernardo a gettare alle ortiche la rete del vantaggio, calciando sull’esterno della rete un pallone che si era ritrovato tra i piedi dopo la deviazione di Perina su un tiro di Bucolo. Ma al primo affondo il Melfi passa in vantaggio: al 19’ Marolda è bravo a raccogliere in area un perfetto assist del compagno ed insaccare sotto le gambe di Lagomarsini. La reazione del Messina non arriva e, oltre l’ammonizione di Ignoffo al 31′, non c’è nulla da raccontare sul primo tempo di questa sfida.

Nella ripresa il difensore palermitano si rende protagonista di inaspettati svarioni difensivi che regalano parecchi brividi a Lagomarsini: in entrambe le occasioni però lo scatenato Cruz non riesce ad approfittarne, specie al 67’ grazie all’opposizione del portiere giallorosso. Tra il 67’ ed il 69’ Grassadonia opta per due cambi: Corona rileva Caturano, mentre la corsa di Guerriera lascia il posto all’estro di Pagliaroli. Al 73’ Scialpi è pericolosissimo da calcio piazzato, con la sua conclusione che termina alta di poco sopra la traversa, mentre solo un minuto dopo ancora un’ errore della retroguardia bianco scudata regala al Cruz un’opportunità sulla quale è provvidenziale Lagomarsini. Al 77’ Marolda, l’autore del gol, lascia il posto a Cuomi, all’83 De Vena rileva un Ignoffo in evidente difficoltà; pochi minuti dopo tocca al numero 10 Sciapi uscire dal terreno di gioco per far spazio a Cardore. Sul finale un po’ di nervosismo (gialli a Perina e Squillace, mentre Grassadonia viene per l’ennesima volta allontanato) e la partita si chiude sull’ultimo tentativo di Ferreira su punizione terminato non di molto alla destra del portiere locale.

Nel prossimo turno al San Filippo arriverà la Casertana, in quella che sarà la giornata giallorossa, nell’augurio di una risposta importante da parte del pubblico per sostenere la squadra, certi che quello di oggi è solo un passo falso che non intacca la corsa verso la Lega Pro Unica. [ROBERTO FAZIO]

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