E’ iniziato a palazzo Zanca l’incontro dibattito sul tema “Amministrare i beni comuni. Pratiche costituenti per un nuovo diritto” , nel quadro delle attività del “Laboratorio Messina per i beni comuni e le istituzioni partecipate”, istituito dalla Giunta comunale lo scorso 30 gennaio. Ai lavori sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco, Renato Accorinti, gli assessori comunali, all’autogestione dei beni comuni, Daniele Ialacqua, ed al patrimonio, il vicesindaco Guido Signorino, la presidente della X commissione consiliare sui beni comuni, Daniela Faranda, ed il giurista e teorico dei beni comuni, Ugo Mattei.
Il sindaco Accorinti, nel corso della sua introduzione, ha sottolineato che “I beni comuni rappresentano la carta d’identità della città. E’ di fondamentale importanza ricostruire il senso del bene comune per generare quello di appartenenza e di condivisione delle cose che appartengono all’intera collettività”.
Nel corso del seminario sono stati definiti gli obiettivi del “Laboratorio Messina per i Beni Comuni e le Istituzioni Partecipate” quali la redazione di specifiche proposte da sottoporre alla Giunta ed al Consiglio Comunale in materia di realizzazione e di riforma di istituzioni partecipative del Comune di Messina, per la configurazione di un percorso di democrazia partecipativa e diretta relativo alla determinazione ed all’attuazione delle politiche di indirizzo a livello locale; la mappatura e la pubblicizzazione del patrimonio immobiliare, agricolo, compresi i diritti d’uso civico, ecc.., in accordo con gli indirizzi espressi dalla commissione consiliare competente sul patrimonio comunale; le proposte per una ridefinizione della regolamentazione degli “usi civici” del Comune di Messina, con particolare riguardo all’implementazione di parti del patrimonio comunale in disuso, al fine di restituire alla città parti del proprio patrimonio abbandonate o attualmente in cattivo stato di conservazione; la definizione di una proposta di Giunta riguardante la progettualità del Comune relativa a parti del patrimonio immobiliare di enti e privati, con la possibilità di sperimentazione d’uso attraverso progetti di riuso e riprogettazione a titolo non oneroso e a tempo determinato. Ripresa dei lavori alle ore 16 con una tavola rotonda, moderata dal consigliere comunale, Luigi Sturniolo, della commissione consiliare sui Beni Comuni, sulle realtà autogestite ed i movimenti di difesa del territorio con interventi dei rappresentanti del Teatro Pinelli; Macao (Milano); ex-asilo Filangeri (Napoli); Teatro Valle (Roma); Distretto 42 – Municipio dei Beni Comuni (Pisa); SALE, Morion, (Venezia); e Movimento No Muos.
Gli obiettivi del “Laboratorio Messina per i Beni Comuni e le Istituzioni Partecipate” sono la definizione di specifiche proposte, rivolte alla Giunta ed al Consiglio Comunale in materia di realizzazione e di riforma di istituzioni partecipative del Comune di Messina, per la configurazione di un percorso di democrazia partecipativa e diretta, relativo alla determinazione ed all’attuazione delle politiche di indirizzo a livello locale; la mappatura e la pubblicizzazione del patrimonio immobiliare, agricolo, etc. del Comune di Messina, compresi i diritti d’uso civico, etc., in accordo con gli indirizzi espressi dalla commissione consiliare competente sul patrimonio del Comune; le proposte per una ridefinizione della regolamentazione degli “usi civici” del Comune di Messina, con particolare riguardo all’implementazione di parti del patrimonio comunale in disuso, al fine di restituire alla città parti del proprio patrimonio abbandonate o attualmente in cattivo stato di conservazione; la definizione di una proposta di Giunta riguardante la progettualità del Comune relativa a parti del patrimonio immobiliare di enti e privati, con la possibilità di sperimentazione d’uso attraverso progetti di riuso e riprogettazione a titolo non oneroso e a tempo determinato.