UNIME E UNIRC: SI AL PONTE…TRA I DUE ATENEI. NAVARRA: “L’AREA DELLO STRETTO DEVE ESSERE COMPATTA”

Si è svolta stamane presso la Sala Senato dell’Ateneo peloritano una conferenza stampa congiunta, nel corso della quale il Rettore dell’Università di Messina, prof. Pietro Navarra, e il Rettore dell’Università di Reggio Calabria, prof. Pasquale Catanoso insieme con i due Direttori Generali degli Atenei , prof. Francesco De Domenico e prof. Marcello Zimbone hanno illustrato i tre accordi di sinergia, recentemente ratificati dagli Organi di Governo dei due Atenei, sui versanti della ricerca, della didattica e dell’integrazione dei servizi amministrativi.

 
Il prof. Navarra ha auspicato che la collaborazione tra le due Università possa contribuire a creare un ponte per unire, più di quanto non siano già, le due città dello Stetto. La finalità primaria è lo sviluppo dei due Atenei per aspirare a traguardi ambiziosi.
“Il risultato – ha detto il Rettore dell’Ateneo peloritano – è stato raggiunto a seguito di una stretta collaborazione tra tutti i docenti e il personale tecnico-amministrativo che hanno partecipato alla fase della valutazione delle sinergie, un processo nato dal basso e raccolto in maniera ampia e condivisa. Con questa sinergia vogliamo rilanciare l’offerta formativa, la ricerca e l’innovazione, in un’area che ha bisogno di ragionare in maniera compatta. Si migliorerà in efficienza ed efficacia”.

 
Il prof. Catanoso ha sottolineato che a causa dei tagli finanziari subiti dalle Università italiane, ma in particolare quelle del Sud Italia, si è creata la necessità di adeguarsi e agire seguendo logiche nuove e di mercato.“I corsi di laurea inutili non sono più tollerabili- ha spiegato – ed è necessario coordinarsi per offrire corsi di qualità”. Un “ostacolo” alla sinergia degli Atenei è rappresentato dal sistema di trasporto pubblico. “Una volta i collegamenti erano decisamente migliori – spiega Catanoso – ma noi non possiamo fare tanto per migliorare i collegamenti, se non fare pressione sulle istituzioni”.

 
“Lo scopo non è solo la razionalizzazione dei corsi di laurea – ha aggiunto il prof. De Domenico ma l’ampliamento dell’offerta formativa per creare attrattività con un baricentro che possa coinvolgere non solo le due Regioni ma tutto il Sud Italia”.
Il dott. Zambone , infine, si è soffermato sulla necessità che questi accordi siano realizzati a partire già dall’anno in corso ed entro il 2015. Si punta infatti alla realizzazione di cose concrete che saranno il banco di prova quando saranno valutati dal Ministero e quindi scaturirà la conferma dei finanziamenti, che comunque sono esigui.

 

Il primo accordo, stipulato con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e l’Università di Catanzaro, prevede di realizzare la condivisione di specifici servizi bibliotecari. Ciò potrà portare, ad esempio, alla creazione di un portale informatico unico per la consultazione dei cataloghi bibliografici e alla realizzazione di una Carta dei servizi bibliotecari dei tre Atenei.

Il secondo progetto, invece, stipulato nell’ambito della rete di collaborazione interuniversitaria attivata dai Direttori generali delle Università del Sud (Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia), prevede l’unificazione e la condivisione dei servizi amministrativi e informatici tra le Università partner attraverso un ampio ventaglio di interventi formativi per il personale tecnico-amministrativo, favorendo, tra l’altro, lo scambio del “know how” maturato dalle Università.

Il terzo accordo, infine, definisce gli ambiti e gli impegni di collaborazione tra i due Atenei per la razionalizzazione dell’offerta formativa e la condivisione di servizi informatici e di trasferimento tecnologico. In particolare, tra gli obiettivi, la razionalizzazione dell’offerta formativa nell’area disciplinare di Ingegneria, il monitoraggio, l’analisi e la valutazione dei dati relativi alla numerosità delle iscrizioni al I anno dei corsi di laurea magistrale avente il fine di una riorganizzazione dell’Offerta formativa a partire dall’anno accademico 2015/16 e la condivisione di servizi nei settori informatico e di trasferimento tecnologico.

 

La programmazione relativa all’attuazione di questi progetti è stata già inviata al ministero per l’approvazione.

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