LE ANOMALIE DEL TRAGHETTAMENTO. IN TRE ANNI TARIFFE AUMENTATE FINO AL 150%

Per attraversare lo Stretto, negli ultimi tre anni, sono stati registrati aumenti delle tariffe fino al al 53 per cento per le autovetture, al 150 per cento per i passeggeri appiedati ed al 90 per cento per i mezzi pesanti. Sono questi i preoccupanti dati resi noti oggi durante il convegno “Il sistema dei trasporti nello Stretto”: le tariffe. La metropolitana del mare”, svoltosi oggi presso la Camera di Commercio, che fa parte del ciclo di tre incontri pubblici promossi da Libertà e Giustizia, Dimensione Trasporti, Comitato Pendolari dello Stretto, Ordine degli Architetti, Circolo di Cultura “Enzo Marino”, Lega Siciliana delle Autonomie Locali, Fondazione “Nuovo Mezzogiorno”e Italia Nostra.

 
Presente anche l’assessore alle risorse del mare, Filippo Cucinotta, il quale invierà all’Autorità garante per il mercato i dati estrapolati da uno studio commissionato dalla giunta comunale all’Ufficio Statistica del Comune. Tale Autorità garante sta conducendo un’indagine, dal momento che diversi utenti hanno lamentato un progressivo e rilevante aumento delle tariffe praticate dagli operatori che forniscono il servizio di trasporto marittimo nello Stretto di Messina. Di certo la colpa di tali aumenti non può ricadere sulla “crisi nazionale”, dato che lo studio ha comportato l’analisi statistica congiunta di oltre 175 rotte nazionali e diverse decine di rotte europee ed ha dimostrato come in altre città ed altri paesi non si riscontrino aumenti simili. “La situazione messinese – ha commentato l’assessore Cucinotta – risulta gravemente anomala e le tariffe sono eccessive sia se paragonate alla media nazionale che internazionale, per tutte le categorie di attraversamento”.

 

Per Cucinotta invece una delle motivazioni è da ricercare nella mancanza di una strategia unica di programmazione e di coordinamento nel piano trasportistico dello Stretto, con “uno Stato spesso carente che elargisce contributi pubblici senza una visione unitaria, le Regioni che non ne riconoscono l’interesse preminente ed un sistema, quello previsto dalla legge 84/98 sulle Autorità portuali che istituisce i Comitati Portuali con una maggioranza di rappresentanti privati rispetto alle istituzioni pubbliche”.
L’idea di Cucinotta è quella di sfruttare l’opportunità di confronto offerta dalla convocazione in audizione trasporti dalla Commissione trasporti della Camera, per presentare tutte le criticità e chiedere l’istituzione di un organismo unico, pubblico, di governance dell’attraversamento dello Stretto, per contrastare “un sistema essenzialmente monopolizzato dai privati che si aggiunge anche al conflitto di interessi tra le società terminalistiche e di navigazione”.

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