A GENOVESE NEGATI I RIMBORSI DA DEPUTATO. MA RIMANE L’INDENNITA’ DA 10.435 EURO MENSILI

Stop a tutti i rimborsi, nessuno escluso, legati all’esercizio del mandato parlamentare, nei confronti di Francantonio Genovese, da quando la Camera ne ha autorizzato l’arresto, lo scorso 15 maggio. A deciderlo, il collegio dei questori di Montecitorio. A Genovese verrà comunque corrisposta l’indennità parlamentare connessa alla titolarità della carica, che ammonta a 5.246,54 euro netti, 10.435 euro lordi. Per lui, insomma, niente più diaria, né i rimborsi spese per l’esercizio del mandato e per il trasporto. Del resto, trovandosi ai domiciliari, almeno sui trasporti risparmia.

La notizia è stata diffusa dall’ex magistrato Stefano Dambruoso, deputato di Scelta civica eletto nel collegio Lombardia 1 ma barese di nascita.

Da Dambruoso anche un attacco al Movimento 5 stelle: “Pur partecipando ai lavori dell’ufficio, il 4 giugno scorso, con il vice presidente Di Maio e il segretario Mannino, non hanno sollevato alcun rilievo rispetto alla comunicazione da parte del collegio dei questori dell’avvenuta sospensione, nei confronti del deputato Genovese, a partire dalla data in cui la Camera ha votato l’autorizzazione all’arresto, dell’erogazione di tutte le somme dovute a titolo di rimborso, nessuna esclusa, legate all’esercizio del mandato parlamentare”.

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