NUOVA VIA DON BLASCO, NESSUNA DELOCALIZZAZIONE PER L’AZIENDA PANEBIANCO

Slitterà di almeno tre mesi l’avvio dei lavori per la realizzazione della nuova via don Blasco, ma questa volta, nel progetto definitivo di restyling, l’azienda di autodemolizioni rimarrà al proprio posto.

Con 25 dipendenti ed un fatturato di 4 milioni di euro l’anno, per l’impresa che si occupa del recupero e della demolizione di auto dismesse per conto del Comune di Messina, della Prefettura e della Polizia di Stato sia era aperta in un primo momento la strada della delocalizzazione all’interno del polo industriale di Larderia, un trasferimento che oggi sembra essere stato definitivamente scongiurato.

Ad annunciare l’esito positivo della vicenda Panebianco è Nina Lo Presti, consigliera comunale del movimento Cambiamo Messina dal Basso, da sempre contraria alla soluzione adottata indifferentemente per tutte le attività commerciali presenti in via don Blasco.

“Nel corso di due distinte riunioni, intercorse nei mesi scorsi con l’assessore all’arredo urbano Sergio De Cola, è stata affrontata la complessa questione relativa alla delocalizzazione dell’azienda – spiega l’esponente del civico consesso – e la palese e oggettiva impossibilità di trasferire nel complesso di Larderia gli impianti di cui la ditta necessita per poter continuare a svolgere la propria attività ha riaperto la strada alla possibilità di individuare una variante al progetto inizialmente approvato”.

Una variante attraverso la quale si consentirà all’azienda di proseguire la propria attività in via don Blasco, lasciando invariato il progetto originario: “In un primo tempo l’amministrazione, alla luce di inopinabili criticità, si è rivolta alla Regione Sicilia al fine di valutare di concerto con Palermo le modalità necessarie attraverso le quali modificare il piano di trasferimento precedentemente approvato. Per riformulare e ridefinire la variabile però – prosegue l’esponente Cmdb – sarebbe stato necessario presentare un nuovo Vas; un passaggio che è stato possibile aggirare grazie ad un precedente accordo intercorso tra Comune di Messina e Ferrovie dello Stato”.

Proprietaria dell’area attigua al sito sul quale la Panebianco svolge la propria attività industriale, la cessione di questo spazio da parte di Rfi consentirà all’azienda di continuare a svolgere la propria attività in via don Blasco solo trasferendo parte dei propri macchinari nell’area confinante: “Nelle prossime settimane è previsto un sopralluogo – spiega la Lo Presti – che avrà lo scopo di valutare, con l’ausilio di un perito, quale porzione dell’area sia più idonea ad accogliere i nuovi locali della Panebianco”.

Una cambio che inevitabilmente contribuirà a dilatare i tempi di avvio dei lavori di riqualificazione, già in ritardo rispetto alla scadenza annunciata per il mese di giugno: “L’inizio dei lavori è destinato a slittare al di là della questione Pianebianco – sottolinea l’esponente comunale  – perché il progetto di restyling, elaborato nel 2008, necessita di essere adeguato alle normative esistenti in merito a rivalutazione del piano economico, particellare e di sicurezza. Rimane poi sul tavolo la questione delocalizzazione delle altre aziende presenti in via don Blasco, che dovranno essere trasferite all’interno del complesso industriale di Larderia negli spazi dell’ex consorzio Asi”.

“In più occasioni ho manifestato le mie perplessità rispetto alla scelta di accelerare il processo di delocalizzazione – ricorda la Lo Presti – una scelta che in assenza di prospettive concrete sarà destinata ad aprire unicamente la strada al nascere di decine di contenziosi a carico del Comune.  Ancora oggi, infatti, continua a non esserci traccia negli uffici dell’ Irsap, ex consorzio Asi, del piano particellare di espropri”.

La nascita della nuova via don Blasco è dunque destinata a slittare a data da destinarsi. Tutto rinviato, probabilmente, al termine di questa estate. (@Emma_De_Maria)

 

 

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