L’UNICO FESTIVAL BELLINIANO E’ QUELLO DI CASTIGLIONE, IL TAR ANNULLA FINANZIAMENTI REGIONALI ALLA CONCORRENZA

Il “belliniano” è di Castiglione. Così ha deciso il Tar che con sentenza depositata a Palermo il 16 giugno scorso,  ha annullato tutti i decreti, emessi nel 2011 dall’allora Assessore regionale al Turismo e Spettacolo Daniele Tranchida, relativi al finanziamento assegnato ad  Alberto Veronesi e alla sua Associazione Sviluppo Sinfonico Siciliano per l’attività dedicata a Vincenzo Bellini, utilizzando però denominazioni non proprie e creando un festival belliniano concorrente a quello diretto e fondato da Castiglione.

Un nuovo colpo di scena nella vicenda giudiziaria intorno al Festival Belliniano. Il Tar ha infatti sentenziato la gravissima illegittimità del finanziamento di un milione e cinquencentomila euro concesso all’associazione presieduta da Veronesi, ordinandone l’annullamento anche per clamorosa e conclamata concorrenza.

“Si tratta di uno sviluppo cruciale che mette ancora una volta chiarezza sulla legittimità e storicità, ormai consolidata, del festival fondato da me a Catania nel 2009 – dichiara Enrico Castiglione –  assumendomene anche la direzione artistica: iniziativa subito sposata con protocollo d’intesa da Provincia, Comune e Teatro Bellini. Nello stesso anno la prima memorabile edizione, che trovò il suo apice nella storica rappresentazione di “Norma” nel restaurato Teatro Romano di Catania. La manifestazione vide così finalmente rinascere il Festival Belliniano abbandonato dal Teatro Bellini nel 1994, mettendo d’accordo le istituzioni della Città e la stessa Regione Sicilia”.

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l’ex assessore Daniele Tranchida

Va ricordato che il TAR si era già espresso il 3 aprile 2012 su ricorso del maestro Castiglione e dell’Associazione Festival Euro Mediterraneo, sospendendo l’efficacia dei decreti assessoriali dell’Assessore Tranchida e del direttore generale Marco Salerno. Ora il TAR di Palermo ha emesso la sentenza, durissima e chiarissima, soprattutto per i risvolti che l’intera vicenda avrà per il Festival Belliniano, che con tale denominazione, opportunamente e correttamente registrata dal maestro Castiglione e dall’Associazione Festival Euro Mediterraneo, è ancora di più tutta nella legittimità, proprietà ed esclusiva disponibilità degli stessi.

La motivazione della sentenza punta infatti sulla evidente mancanza, nel festival di Veronesi, del “carattere consolidato” richiesto ai fini dell’inserimento nel suddetto Calendario della Regione. Da qui la lesione al maestro Castiglione e alla sua precedente e storicizzata manifestazione, “incentrata sul medesimo artista e programmata nel medesimo contesto spazio-temporale”, creando – recita la sentenza – “frustrazione della proiezione competitiva nel settore artistico di riferimento”.

Il TAR ha quindi ritenuto sussistere il pregiudizio grave ed irreparabile nei confronti del Festival Belliniano costituito, in base al suddetto protocollo d’intesa che ne sanciva la nascita nel 2009, “su progetto esclusivo dell’Associazione Festival Euro Mediterraneo”, presieduta dal maestro Castiglione. Il Festival Belliniano diretto dal regista e scenografo romano, di cui quest’anno è in cantiere la sesta edizione, si è svolto trionfalmente in tutti questi anni a Taormina e naturalmente a Catania, con artisti del calibro di Uto Ughi, Ivo Pogorelich, Shlomo Mintz e tanti altri.

“La nuova e avviata collaborazione tra il maestro Castiglione e il Teatro Bellini per la rappresentazione di Aida al Teatro Greco di Siracusa, e appunto l’emissione della nuova sentenza del TAR di Palermo, fanno ora sperare lo schiudersi di proficui orizzonti . si legge in un comunicato dello staff del maestro – E che possa essere seriamente sancita la sinergia tra il Teatro Bellini e il legittimo Festival Belliniano, la cui sesta edizione sarà inaugurata quest’anno a settembre al Teatro Antico di Taormina per poi proseguire la propria intensa programmazione con numerosi concerti, opere, eventi, spettacoli e mostre a Catania. Si configura così il cammino di un’unica e sola manifestazione legittima e storicizzata in Sicilia, riconosciuta da ben tre sentenze, e sia dal Tribunale civile che da quello amministrativo”.

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