SE LA PARITA’ EMERGE LA SOCIETA’ RESPIRA: DA PALERMO LA CAMPAGNA INTERNAZIONALE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

E’ stata presentata a Palermo nei giardini  di  Palazzo dei Normanni, la campagna internazionale di sensibilizzazione sulla parità di genere per dire NO alla discriminazione. nell’ambito del convegno su:  Femminicidio: come scrivere dei casi di violenza alle donne, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, che si è tenuto lo scorso 1 luglio.

Lanciata dal Coppem (Comitato permanente per il partenariato euromediterraneo dei poteri locali e regionalie) e firmata dal fotografo Danilo Iurato,  la campagna di sensibilizzazione si attuerà attraverso l’affissione di manifesti nei punti strategici della città, per assicurare l’informazione. Ma non solo Palermo, la campagna toccherà anche Palestina, Malta, Algeria e Spagna,  paesi partner del progetto  “Promotion of Policies for Equality in Euro-Med Region”, finanziato dall’Unione Europea e implementato dal Coppem.

La campagna fotografica internazionale, che partirà domani da Palermo, toccherà Palestina, Spagna, Malta e Algeria, prevede l’affissione di cartelloni fotografici e  si pone come obiettivo la possibilità di utilizzare le stesse immagini per ogni paese coinvolto, rispettando le differenze culturali tra paesi occidentali e islamici. La donna sarà evidentemente centrale nella comunicazione visiva.

“La discriminazione di genere è ancora fortemente presente nelle società dell’area del Mediterraneo – sostiene Roberta Puglisi, giornalista responsabile della comunicazione per l’Italia – e la campagna fotografica dovrà rappresentare il gap ancora esistente, stimolare una riflessione sulla condizione non paritaria ed essere emotivamente coinvolgente.

Una donna che non ha ancora le stesse opportunità dell’uomo e la cui parità non è ancora realmente riconosciuta, è una donna soffocata, una donna a cui manca il respiro. Su questo concetto si basa la nostra scelta fotografica.

L’acqua come metafora di uguale contesto, l’acqua come simbolo di libertà, a cui uomo e donna devono avere pari accesso”.

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