FELUCA, ZUCCARELLO: E’ FALLITA PERCEPENDO 800MILA EURO IN MENO PER 4 ANNI. LAVORATORI VENGANO ASSORBITI DA NEWCO

Si è mantenuta per quattro anni consecutivi (dal 2004 al 2007) con una convezione stipulata con il Comune e dimezzata a distanza di 3 anni dalla sua nascita. La copertura finanziaria di Feluca Spa, società di servizi informatici appaltata da Palazzo Zanca nel 2001, ammontava a 1 milione di euro per diventare appunto 530mila euro a partire dal 2004. Questa è una delle motivazione per cui la Partecipata, detenuta per il 51% da Intermedia Srl e per il 49% dalla gestione municipale, è fallita nel 2008 lasciando nel limbo gli attuali 16 dipendenti. Così l’ex amministratore delegato di Feluca Daniele Zuccarello, nonché consigliere comunale Pd, ha chiarito questa mattina nella sala ovale del Comune, in conferenza stampa, la situazione della società attraverso un’ ”Operazione verità e trasparenza”. Ad affiancarlo anche la presidente della Commissione Servizi Sociali, Donatella Sindoni in forza Pd, Maria De Salvo e Giuseppe Cannistraci (rappresentante del V Quartiere) in quota Dr.

“Non aleggia alcun mistero su Feluca – ha esordito -. Sono pronto a mostravi tutte le posizioni debitorie, tutti gli appalti finanziati, documento su documento. La convenzione stretta con Palazzo Zanca è stata disattesa su tutta la linea anche perché l’Amministrazione si rivolgeva anche ad altre società. E’ durata per due anni quindi dal 2001 al 2003, per poi essere sottoposta alla perizia dell’ingegnere Magazzù che l’ha ridimensionata ai famosi 530mila euro. Questa cifra non permetteva di soddisfare neanche le spese dei servizi telematici. Feluca ha presentato e vinto ricorso al Tar con cui ha ottenuto l’aggiudicazione di una spettanza di 750mila euro l’anno, mai riconosciuti dal partner sconfitto. In pratica, per i successivi 4 anni di riferimento, la Società è stata costretta a pareggiare i conti con 800mila euro in meno, rispetto al dovuto. Vani i tentativi di sopravvivere. Basti pensare che solo il personale costava 450mila euro annui”.

conferenza feluca_de salvo_zuccarello_sindoni_cannistraci_messinaoraPer svolgere l’attività d’impresa – è sceso in dettaglio Zuccarello – Feluca doveva appoggiarsi ad una struttura operativa per cui ha sottoscritto un accordo con Intermedia corrispondente ad un canone triennale di oltre 2 milioni di euro+ iva (ovvero circa 31mila euro mensili). Intermedia a sua volta, per fornire servizi e una sede (in via San Camillo n. 8) a Feluca, aveva registrato un contratto d’affitto con Editoriale 109 srl che intascava così circa 30mila euro al mese. Nel 2004, Intermedia cita in giudizio Editoriale 109 per gravi inadempienze contrattuali. Pur arrivando alla transazione non rispettata da Intermedia, Editoriale 109 dichiara fallimento e Feluca subisce la sventura di avere un socio di maggioranza soggetto a procedura fallimentare”.
Zuccarello ha spiegato di essere subentrato nel maggio 2006 quando Feluca già maturava debiti da 240mila euro l’anno e si ritrovava un bilancio già approvato. La partecipata risultava una delle prime 3 Reti Civiche in Italia con capitale sano e con unico finanziatore.

“Abbiamo dovuto affrontare – ha commentato –ricorsi e decreti ingiuntivi, assemblee di soci disertate. Né Comune né Provincia si sono mai presentati. Abbiamo trascorso tutto il 2007 a cercare di approvare il bilancio e ricapitalizzare la società. Unica strada è stata mandarla in liquidazione, occasione in cui i partners sono stati tutti presenti. Feluca è finita in mano al liquidatore Domenico Santamaura e non si è più ripresa. Ho lavorato con gli altri 16 dipendenti (che solo il primo anno erano 7 ex Lsu) per non darle il colpo di grazia. Sul fronte compensi che mi riguardano, posso svelare a gran voce che ho percepito solo 17mila euro l’anno nel 2007 e 16mila nel 2006 contro i 52mila guadagnati dai miei predecessori. Ho erogato l’ultimo stipendio a febbraio del 2008 e ho lasciato la società il mese successivo. A marzo del 2011, è stata annunciata la costituzione della NewCo con tanto di delibera dei Consigli Comunale e Provinciale affinché ci fosse il trasferimento dell’organico ma non si è verificato nessuno degli eventi”.

A riferire sullo stato occupazionale e sulle prospettive future dei lavoratori è stata Donatella Sindoni: “Chiederemo all’attuale Amministrazione quali iniziative intende porre in essere per salvare queste persone a cui è terminata anche la cassa integrazione in deroga. La NewCo è stata votata in Consiglio nel 2011 con la delibera 21 e poi anche da Palazzo dei Leoni. In seguito, l’ex Commissario Croce ha emesso il provvedimento 74 del 2012 (dove annullava le proposta di costituire la nuova società) che è stato soppresso dal Civico Consesso. Insomma, la palla è passata alla Giunta Accorinti che ha espresso la volontà di creare NewCo con l’assorbimento del personale. Questo punto sarà collocato all’ordine del giorno nelle prossime sedute consiliari”.

(@MARCELLA RUGGERI)

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