RADA SAN FRANCESCO, FORCONI IN PROTESTA: “CONCORRENZA STRANIERA INSOSTENIBILE”. ROVESCIATO CARICO ORTAGGI

Hanno rovesciato un carico di ortaggi sulla corsia d’imbarco della Caronte&Tourist. Un gesto difficile da condividere, a dispetto di una protesta svoltasi civilmente e, probabilmente, anche legittima. Così, questa mattina, i Forconi hanno manifestato lungo il serpentone della rada San Francesco, a Messina, contro la sopraffazione dei prodotti agricoli esteri.

Davanti a uno spiegamento consistente di forze dell’ordine, composto da Polizia di Stato, carabinieri e vigili urbani, una delegazione di 200 manifestanti ha provato a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema.
Presenti anche i vertici istituzionali dei Comuni di Vittoria, Comiso, Acate, Niscemi, San Cataldo, Delia e Pozzallo.

Nel corso della protesta, un tir, che trasportava prodotti “made in Tunisia” e proveniva dalla Puglia, è stato bloccato dal gruppo di agricoltori e dagli stessi rappresentanti istituzionali. In strada, è stato versato un cospicuo quantitativo di pomodori ciliegino e, in parte decisamente minore, di peperoni.

A coordinare il presidio, il coordinatore siracusano dei Forconi, Mariano Ferro: “Non riusciamo a reggere contro la concorrenza estera – afferma – a causa della differenza dei costi da sostenere. Migliaia di aziende hanno chiuso in tutta la Sicilia, tra il 2013 e il primo semestre 2014. Sono stati chiusi o abbandonati circa 2 milioni di metri quadrati di serre”.

“Siamo qui per incoraggiare iniziative come questa che coinvolgono tutta la Sicilia – spiega il sindaco di San Cataldo (Caltanissetta), Giampiero Modaffari-. L’agricoltura è l’unica attività che possa creare occupazione in questo momento. Bisogna tornare alla terra. Diamo sostegno incondizionato per un maggiore controllo nell’applicazione delle norme relative al passaggio delle merci alle frontiere. I nostri prodotti, a volte, non vengono neanche accettati negli Usa per la fobia della mosca del Mediterraneo”.

“Ci sono molti centri che vivono di agricoltura e che sono stati messi in ginocchio dall’economia del Nord Africa -commenta l’assessore all’agricoltura del comune di Delia (Caltanissetta), Antonio Gallo -. La Regione impone alle amministrazioni municipali tagli finanziari del 20%  in questo settore. Così, noi siamo costretti ad aumentare le tasse ai cittadini per rivitalizzare alcune attività commerciali”. Lo stesso assessore che produce pesche nettarine sta attraversando situazione di crisi.

Ferro si dice consapevole di arrecare danno alla Sicilia ma “è un danno giornaliero. Aspettiamo – prosegue – che il Governo regionale si faccia sentire. Le norme del commercio non vengono rispettate. Le merci arrivano da tutte le parti del mondo con l’accordo del libero mercato. Solo l’Italia applica le leggi”.

Pare sia probabile la traversata dei Forconi sulla nave Vestfold, come da autorizzazione richiesta alla Caronte. (@MARCELLA RUGGERI)

 

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