DAL 25 SETTEMBRE “SABIRFESTIVAL”: INCONTRI E SAPORI DAL MEDITERRANEO PER PENSARE IL FUTURO

Dal 25 al 28 Settembre nei locali della ex Fiera di Messina si terrà la prima edizione del “SabirFestival”, una fiera tra libri, sapori, spettacoli e storie. Una fiera che nasce nel segno di vivere il Mediterraneo come luogo di incontro e di scambio, per stabilire connessioni, traduzioni per il futuro. L’evento è realizzato da un comitato promotore, presieduto da Ugo Magno, composto dalla casa editrice Mesogea e dalle associazioni People on the move ed Horcynus Orca.

Il SabirFestival si suddivide in tre principali categorie: SabirLibri, una mostra-mercato, una libreria collettiva, un unico luogo comune in cui compariranno i titoli di ben 44 case editrici, dalle “big” Feltrinelli, Laterza e Sellerio, alla più innovative Ponte 33 e Milieu, fino marocchina Senso unico, precisamente di Casablanca. Molti gli incontri con autori, i “colpi di fulmine” tra scrittori e studenti e, infine, laboratori anche per i più piccoli, tra cui uno sul fumetto curato da Lelio Bonaccorso. Collaboreranno all’organizzazione anche “librerie amiche” messinesi quali Babajaga, Doralice, La Feltrinelli e Volta Pagina.

La seconda categoria, invece, riguarda SabirSuq, un percorso impregnato di sapori e odori del mediterraneo. Non si tratta semplicemente di un incontro gastronomico, ma di tradizioni e culture, perché, come ha voluto sottolineare Caterina Pastura, “la cultura fa parte della vita quotidiana e non ne è soltanto una cornice”. Tra gli ospiti, in particolare per questa sezione, ci sarà il pasticcere siciliano Corrado Assenza, insegnante come professionista d’eccellenza al Master di Cucina Italiana di Vicenza.

Infine, SabirMaydan, a cura del Cospe, è il primo forum della cittadinanza mediterranea, che costituirà la giornata finale del 28 settembre, a cui parteciperanno 27 ospiti internazionali, tra attivisti, artisti, intellettuali, arrivati dall’Egitto, dalla Tunisia, dal Marocco, ma anche dalla Siria, dalla Turchia, dalla Grecia e dalla Spagna. Il termine arabo Maydan significa “piazza” ed infatti, come ha sottolineato Fabio Laurenzi, l’intento è quello di “creare uno spazio, un’occasione per individuare strategie comuni all’interno di una società civile, i cui soggetti sostengono anche vari progetti. Guardare al Mediterraneo – ha continuato – è guardare ad un destino comune ed ad una prossimo futura occasione di incontro”. Il forum è dedicato a Padre Paolo dall’Oglio, il gesuita rapito in Siria un anno fa, precisamente il 29 luglio 2013, e al blogger attivista egiziano Alaa Abd El Fattah, amico ed ex collaboratore Cospe, che è stato rilasciato su cauzione il 12 settembre scorso, dopo lo sciopero di fame intrapreso nel carcere, in cui stava scontando una pena di 15 anni.

Fondamentale è la collaborazione con l’Ateneo di Messina, che ha sostenuto economicamente e sia dal punto di vista logistico che organizzativo l’iniziativa. “La scelta – ha dichiarato il prof. Marco Centorrino, in veste di portavoce del Rettore e del delegato al patrimonio artistico d’ateneo – è stata dettata dal dare un supporto culturale importante, al fine di accrescere l’offerta cittadina”. Proprio per la speciale sinergia che si è creata, le prime due giornate, giovedì 25 e venerdì 26, nei vari dipartimenti universitari, si terranno degli incontri che andranno dalla storia alla letteratura mediterranea, alle traduzioni omeriche, fino alle rivolte e alle rivoluzioni nel mediterraneo. Come ha voluto sottolineare il prof. Mario Bolognari, che coordinerà l’incontro “cronache meridiane” di venerdì 26, “l’importanza dell’adesione al SabirFestival dell’Ateneo di Messina non è data solo dalla centralità geografica che riveste, ma anche storica e, soprattutto, culturale. Il contatto che si innesta è fare del Mediterraneo il canale di comunicazione peculiare per l’intercultura”.

Altri incontri, invece, saranno dislocati fuori città: mercoledì 24 a Giardini Naxos, in occasione della conclusione di NaxosLegge, e sabato 27 a Reggio Calabria all’interno dell’Horcynus festival.

Se, però, l’università è riuscita ad essere anche interlocutore finanziario, non è stato così per il Comune, che ha dovuto simbolicamente patrocinare il Festival. “Davanti allo stop della Corte dei Conti – ha detto l’assessore Perna – che ha giudicato le attività culturali inessenziali ed effimere, il Comune non potrà partecipare economicamente, però spero che ci possa essere un incontro nell’occasione dei 60 anni di fondazione UE operata dall’allora ministro Martino”. “Vergognosa assenza”, come è stata definita da Ugo Magno, è quella della Regione, che non ha versato alcun tipo di contributo all’evento.

SabirFestival sarà anche spettacolo e musica, a cura di Gigi Spedale per l’associazione Latitudini. Ad aprire la prima serata ci sarà il reading dell’attore Luigi Lo Cascio, che leggerà brani tratti da Acqualadrone di Vitarelli, seguito dalle marionette e dai pupi catanesi di Savi Manna. Nella seconda serata sarà la volta della voce di Rosalba Lazzarotto per il progetto di “quasimodale”, i versi di Quasimodo tramutati in musica e del concerto dei Fratelli Mancuso. Nella serata di sabato, invece, la lettura dall’Odissea di Omero, nella traduzione di Daniele Ventre, dell’attore Vincenzo Pirrotta, per concludere, domenica 28, con il trailer del progetto teatrale di Marika Pugliatti, Sul – l tavolo, la performance Nessun’altra mai curata dalla ActorGym ed il live di Pietro dall’Oglio.

SabirFestival sarà una fiera ad accesso gratuito, con la possibilità di dare un contributo volontario. Tuttavia, alcuni incontri prevedranno un biglietto e/o una soluzione di abbonamento, per dei costi che variano dai 3 ai 12 euro.

Qui di seguito il link del programma completo delle quattro serate:

http://www.sabirfest.it/documenti/SabirFest%20(programma).pdf

 

 

(CLARISSA COMUNALE)

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