ROGHI ALBINO LUCIANI, PANARELLO: “LA SCUOLA RESTA UN PRESIDIO DI LEGALITA'”

Prima le auto dei professori, poi quella della Preside. Atti intimidatori inammissibili in un contesto non semplice come quello di Fondo Fucile, dove la scuola Albino Luciani si è trovata al centro di un caso cittadino. Sulla questione  è intervenuta ai microfoni di MessinaOra.it l’assessore alla pubblica istruzione Patrizia Panarello, questa mattina in visita ufficiale nell’istituto comprensivo per mostrare la vicinanza dell’amministrazione ai vertici scolastici per quanto accaduto: “Stamane abbiamo espresso la nostra solidarietà alla Preside Patanè per i fatti in questione. Chiaramente non ci sentiamo di entrare nel merito di quanto accaduto, in quanto ci sono delle indagini in corso. All’Albino Luciani ho trovato un clima sereno, sia tra i professori che per la Preside. La scuola resta un presidio di legalità, in un contesto assolutamente non semplice. Non bisogna rassegnarsi ad una situazione di questo tipo, atti intimidatori in stile mafioso che vanno assolutamente contrastati, nell’attesa di capire quanto realmente successo”.

Inutile ribadire l’importanza della figura dei professori e dei servizi sociali: “due ruoli importanti, specie nel caso in cui manca la famiglia”. E sul discorso in diretta nazionale di Napolitano sull’apertura dell’anno scolastico, in cui nessun riferimento è stato fatto rispetto allo stato dell’edilizia scolastica, specie nel meridione del Paese, risponde così Panarello: “Un ambito che non ricopre la mia delega, ma di certo l’Albino Luciani è una scuola normalissima che versa in condizioni strutturali buone. In questo senso fondamentale è stato il ruolo del collega assessore De Cola che ha ottenuto importanti finanziamenti regionali per gli interventi necessari negli istituti scolastici cittadini, con progetti di realizzazione di impianti fotovoltaici per otto scuole nello specifico”.

@RobertoFazio

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