LAVORATORI SALUTE MENTALE IN PROTESTA DAVANTI UFFICI ASP, FIALS: “NO TAGLI PERSONALE”

La Fials insieme agli operatori del dipartimento di salute mentale dell’Asp 5 di Messina in protesta davanti ai locali dell’Azienda sanitaria di via La Farina, questa mattina, fino alle 11,30. I manifestanti dicono “no a più risorse economiche alle imprese private; no all’abbandono delle strutture a gestione pubblica; no ai tagli di personale”.

A preoccupare sindacato e lavoratori, come si apprende dal sito istituzionale della Fiasl, sono state “le determinazioni assunte dal neo manager, Gaetano Sirna, che già qualche tempo prima avevano messo in allarme e destato preoccupazione tra gli operatori dei servizi di salute mentale dislocati su tutto il territorio della provincia di Messina”.

Lo scorso mese di agosto gli operatori si erano riuniti in una prima assemblea dopo aver appreso le notizie stampa in cui il neo manager, appena dopo pochi giorni dal suo insediamento, dichiarava che “alcune strutture residenziali, che ospitano cittadini affetti da particolari patologie psichiche e che necessitano di trattamenti terapeutici specifici ed altamente qualificati, erano ‘anomale’… e non previste da nessun decreto”.

“Nonostante le ripetute richieste avanzate dal nostro sindacato di chiarimenti e di confronto – si legge ancora sul sito online – nonché di tutta la documentazione utile a valutare ed esprimere serenamente il proprio giudizio e dare il proprio contributo ( finora rimaste inevase), la direzione strategica dell’Asp ha assunto le seguenti determinazioni: tagli di personale infermieristico dei servizi di salute mentale a dispetto della pianta organica approvata con decreto assessoriale; trasferimento ‘volontario o coatto’ di personale anche a 70 chilometri dalla propria residenza; stipula di nuovi contratti con le imprese private per la gestione delle strutture residenziali terapeutico-riabilitative con affidamento di ulteriori risorse economiche; soppressione dell’assistenza infermieristica notturna nelle strutture residenziali che per decenni era stata garantita da personale infermieristico dell’Asp, per affidarla alle imprese private con operatori per assistenza generica”.

A preoccupare la Fials e a disorientare i dipendenti è soprattutto “l’assenza di un progetto strategico di salute mentale locale, la contraddizione esistente tra le determinazioni dell’Asp ed i vari decreti assessoriali sulla salute mentale (decreti 27 aprile 2012 e 7 gennaio 2014) e le leggi che individuano gli standard strutturali- funzionali ed i livelli essenziali di assistenza dei servizi di salute mentale”.

Da qui, la decisione, nei giorni scorsi, nel corso di un’assemblea dei lavoratori, di “intraprendere tutte le azioni possibili al fine di scongiurare la scellerata scelta della direzione aziendale di depotenziamento con tagli di personale e affidamento alle imprese private dei servizi pubblici di salute mentale”.

Per il sindacato l’Asp “ha urgente bisogno di un cambio di rotta visto il buco di bilancio, ma i risparmi e tagli agli sprechi non possono continuare a ricadere sui servizi agli ammalati compromettendo i livelli essenziali e la qualità dell’ assistenza nel caso specifico di una categoria di utenza molto fragile. E’ ora che si faccia chiarezza sulle spese e si intervenga realmente e senza esitazione sulle inefficienze e sui reali sprechi che sono la causa del disastro economico cui versa l’Asp”.

A Sirna, pertanto, la richiesta di “revocare la procedura di dismissione di 30 unità infermieristiche e ripristinare l’assistenza infermieristica notturna; permettere agli operatori di essere parte attiva e di contribuire all’elaborazione di nuovi processi di programmazione, riorganizzazione ed integrazione dei servizi, necessari per il continuo miglioramento dell’assistenza in salute mentale”.

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