RAFFINERIA MILAZZO. CGIL, CISL E UIL A CONFINDUSTRIA: “SERVE OPERAZIONE VERITA'”

Si è svolto ieri in Confindustria l’incontro che Cgil, Cisl e Uil e le rispettive categorie dell’industria, diretti ed indotto, avevano chiesto alla Raffineria di Milazzo l’indomani dell’incendio al serbatoio.

Quanto accaduto la notte del 27 settembre ha mostrato – secondo i sindacati – la capacità di Ram di saper governare fin dai primi attimi questi pericolosi eventi ma al tempo stesso ha evidenziato anche come di tutto ciò le popolazioni non abbiano mai avuto immediata notizia, risvegliando così le antiche paure che da sempre accompagnano l’impianto e l’intera area.

Il fatto che anche sulle conseguenze ambientali si registrino ancora a distanza di giorni le più svariate e differenti interpretazioni impone – secondo il sindacato – l’avvio di una rapida operazione verità da parte di azienda ed istituzioni per scongiurare inutili e strumentali contrapposizioni e restituire serenità a cittadini e lavoratori.

“Milazzo – ricordano Cgil Cisl Uil – è il territorio dove si concentrano gli ultimi presidi produttivi della provincia ma anche quello dove è quindi più che mai necessario un urgente e massiccio piano di controllo, informazione e risanamento, per chiarire una volta per tutte le reali condizioni e tutti gli eventuali rischi e per mettere in campo i rimedi ove si rendessero necessari”.

L’incidente al serbatoio T513 – proseguono i sindacati – “deve diventare occasione per interrompere questo gioco di scaricabarile delle competenze e per far cessare una estenuante quanto inutile contrapposizione tra ambientalismo ed industria che non ha mai prodotto nulla”.

Per Cgil Cisl Uil il rispetto di salute ed ambiente in fabbrica come nel territorio non è mai venuto dopo l’occupazione ed anzi l’uno sostanzia l’altro, proprio perché gli investimenti in questa direzione possono offrire nuove opportunità di lavoro.

Questo è ciò che Cgil Cisl Uil hanno sottolineato a Confindustria ed alla Raffineria di Milazzo proponendo un percorso che veda l’impegno comune per una sempre maggiore tutela di salute e sicurezza calibrata sui tre ambiti: del lavoro, del sito e dell’ambiente.

Cgil Cisl Uil che hanno raccolto la disponibilità in questo senso da parte di entrambe le controparti puntano quindi a far uscire quel territorio da questo stato di impasse ed a rilanciare in concreto il tema della difesa dello sviluppo e della salute in un’area che ha forte ed immediato bisogno del concorso di interventi mirati da parte di aziende e Governi Nazionale e Regionale.

Un progetto ambizioso che verrà rivolto a tutti i soggetti dell’area e che presuppone una trasparente azione di confronto ed informazione, soprattutto nei confronti delle popolazioni.

 

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