Tari, in 1.500 non pagheranno. Esecutivo detta regole per agevolazioni, parola al Consiglio

La Giunta del Comune di Messina, presieduta dal sindaco, Renato Accorinti, riunitasi ieri sera a Palazzo Zanca,  ha approvato i criteri da proporre al Consiglio comunale per l’esenzione e la riduzione del pagamento del tributo sui rifiuti (Tari) per i nuclei familiari in disagio sociale.

All’esenzione e alla riduzione è destinato l’85% dell’importo di 1.520.268,00 euro previsto nel Piano Economico Finanziario (Pef) per tali agevolazioni, pari a 1.292.227,80, applicando il criterio per cui hanno diritto i contribuenti con un reddito Isee del nucleo familiare, riferito all’anno 2013, fino a 5mila euro. Successivamente sarà stilata una graduatoria, tenendo presente che i contribuenti utilmente collocati in graduatoria fino al numero 1.500 godranno di un’esenzione totale del tributo; dal 1.501 al 2.500 saranno esentati dal pagamento di tre rate del tributo e quelli dal 2.051 sino ad esaurimento della somma e/o della graduatoria saranno esentati dal pagamento di due rate del tributo.

Al 15%, invece, dell’importo previsto nel Pef per tali agevolazioni, pari a 228.040,20 euro, si applicherà fino alla concorrenza dell’importo della succitata percentuale il criterio di esenzione dal pagamento del tributo sui rifiuti per i contribuenti ultrasettantenni, unico componente del nucleo familiare, con invalidità del 100 per cento e un Isee, riferito all’anno 2013, fino a 10mila euro.

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